Agricoltura 2022: Difficoltà per siccità e costi. Facciamo il punto

Nel 2022 le avverse condizioni climatiche, il rialzo dei prezzi degli input produttivi, fattori che avevano già inciso negativamente sul settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca nel 2021, si sono sommati ad un innalzamento ulteriore dei costi di produzione: il valore aggiunto è sceso al -1,8%.

Il report ISTAT del 12 Giugno 2023, infatti, evidenzia questo calo generale in UE, in Italia dell’1,8% del valore aggiunto del settore. L’Italia si posiziona seconda per valore aggiunto e terza per valore della produzione. È reso noto anche il calo del volume della produzione (-1,5%) e dell’occupazione (-2,1%). In negativo anche la produzione di legumi (-17,5%), di olio di oliva (-14,6%) di cereali (-13,2%), le attività di supporto (-5,4%) ed il comparto zootecnico (-0,6%). Segno positivo, invece, per il settore frutticolo(+23,2%), per le attività secondarie (+8,6%) e per il florovivaismo (+1,1%).  Si registra anche un rialzo dei prezzi dei prodotti agricoli del +17,7% e un +25,3% in merito a prezzi di beni e servizi impiegati dal settore.

L’incidenza del cambiamento climatico e di eventi estremi da questo derivanti sulla produttività agricola negli ultimi anni si è resa sempre più evidente. La siccità ha colpito duramente molteplici zone del nostro Stato ed il 2022 è risultato uno degli anni più caldi dell’ultimo cinquantennio a livello globale. Le alluvioni, estreme ed improvvise, son seguite a periodi di forti ondate di calore e carenza idrica.  L’allarme non è più ignorabile: l’andamento distruttivo degli effetti del cambiamento climatico toccheranno, prima o poi, tutti i settori produttivi e, conseguentemente alla crisi anche economica che si palesa come inevitabile, influenzeranno i comportamenti umani.

Alla siccità ed ai danni ad essa connessi si è aggiunto un altro fattore determinante per questo risultato negativo: nel 2022 il nuovo rincaro delle materie prime agricole rispetto al 2021 dovuto alla instabilità dei mercati e, in parte, anche alla situazione geo-politica mutevole a causa della guerra in Ucraina, ha prodotto un innalzamento dei prezzi alla produzione del +17,7%.

Prezzi e costi ai massimi storici, siccità, altre conseguenze del cambiamento climatico dure e fortemente impattanti e instabilità geo-politica sono state e potrebbero essere ancora nel futuro prossimo le cause per una situazione globalmente negativa a partire dall’industria agroalimentare. A noi la riflessione in merito.

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