Un database europeo agricolo che attenziona pratiche ambientali e sociali

“Una volta che il regolamento entrerà in vigore, saremo in grado di raccogliere dati a livello di azienda agricola sulla sostenibilità delle pratiche agricole”, ha affermato in una nota il ministro svedese dell’agricoltura Peter Kullgren, che presiede il consiglio dei ministri dell’agricoltura fino alla fine del mese. 

Il Parlamento e il Consiglio dei Ministri UE sono giunti ad un accordo sul testo che dovrebbe istituire il Farm Sustainability Data Network (FSDN), un sistema che estenderà l’attuale raccolta di dati sulle aziende agricole anche alle pratiche ambientali e sociali. Un insieme di dati e indicatori più ampio e strutturato che consentirà di perseguire, a livello europeo, obiettivi di sostenibilità in linea con la PAC, il Green Deal, la Biodiversty Strategy e la strategia Farm to Fork. Ora il testo deve essere formalmente adottata solo dagli Stati membri e dalla plenaria del Parlamento. “Una volta che il regolamento entrerà in vigore, saremo in grado di raccogliere dati a livello di azienda agricola sulla sostenibilità delle pratiche agricole”, ha affermato il ministro dell’agricoltura svedese Peter Kullgren nel suo ultimo giorno come presidente dei ministri dell’agricoltura. Questo atto legislativo è, infatti, l’ultimo sull’agricoltura approvato sotto la presidenza svedese, poiché il 1° luglio è iniziato quello spagnolo che durerà fino alla fine dell’anno.

Misurare i progressi verso obiettivi ecologici

“Questo ci fornirà un set di dati più ampio e semplificato, consentendoci di affrontare meglio le sfide della sostenibilità e monitorare i nostri progressi verso il raggiungimento dei nostri obiettivi”, ha aggiunto Kullgren. Con l’approccio dell’UE alla raccolta e alla condivisione dei dati aziendali attualmente organizzati attraverso la rete d’informazione contabile agricola (RICA), il passaggio a una rete d’informazione sulla sostenibilità agricola ha lo scopo di porre la protezione del clima e dell’ambiente al centro dei dati raccolti. In questo modo la rete potrà raccogliere dati ambientali e sociali in aggiunta ai dati microeconomici e contabili già in corso di raccolta. Il passo è impostato per aiutare a misurare i progressi verso gli obiettivi fissati nella strategia Farm to Fork e nella politica agricola comune (PAC) dell’UE “mediante dati e indicatori appropriati”, secondo il Consiglio.

Coinvolgere gli agricoltori – su base volontaria

Nel frattempo, il testo concordato dai negoziatori affronta anche la sfida di coinvolgere nella rete gli agricoltori, spesso riluttanti a condividere i dati in azienda. Secondo il compromesso, la partecipazione al processo di raccolta dei dati non sarà obbligatoria per gli agricoltori, ma gli Stati membri dovrebbero sviluppare incentivi per incoraggiarli a farlo. Nel frattempo, gli agricoltori che partecipano non possono essere penalizzati sulla base delle informazioni raccolte in questo modo. L’accordo stabilisce inoltre disposizioni per la condivisione dei dati tra l’FSDN e altre banche dati a livello dell’UE o nazionali.

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