TRA DUBBI ED INCERTEZZE, ARRIVA COME UN TRENO “LA FERROVIA”

I primi stacchi di varietà precoci, come la Biggareau, quest’anno sono arrivati con circa quindici giorni di ritardo, facendo rischiare a tutto il comparto di subire forti pressioni di competitività produttiva dal mercato internazionale, soprattutto da quello spagnolo, che però quest’anno è stato quasi del tutto assente a causa delle gelate arrivate durante il periodo di fioritura.

Ovviamente i nostri maggiori competitor italiani rimangono Veneto ed Emilia Romagna.

Come spesso accade per le varietà precoci, gli inizi non sono mai entusiasmanti. Le varietà primizie hanno spesso incontrato problematiche sul mercato in quanto sono delle varietà molto delicate da trattare e trovano spazio nei mercati facilmente solo perché sono in assoluto le prime.

Se dovessimo fare un paragone tra il 2021 ed il 2022 potremmo dire che la campagna cerasicola ha portato con se minor quantità ma buona qualità, con buoni calibri (soprattutto con l’arrivo della Ferrovia). Sicuramente complice anche il clima che, nonostante il freddo di Marzo ci ha regalato un Aprile perfetto per portare a maturazione i frutti.

Con l’avvio della raccolta della varietà Ferrovia, la varietà per eccellenza della Puglia, il comparto sembra aver ripreso di buon ritmo la raccolta e la continuità del prodotto, che quest’anno mostra una qualità ottima, con frutti dal colore rosso uniforme e brillante. Da previsioni certe la campagna vedrà un picco della produzione tra la 22esima e la 23esima settimana e si concluderà intorno alla 25esima settimana.

Per i contadini la campagna non sta andando male! I prezzi all’asta si sono mantenuti nella norma e gli agricoltori/conferitori ne sono rimasti soddisfatti portandosi a casa un prezzo medio per la Biggareau che si è attestato intorno ai 2.80 €/kg e per la Ferrovia, ad oggi, intorno ai 4 €/kg. Sicuramente in questa partita a soffrire sono stati gli operatori commerciali e i consumatori finali. Gli operatori hanno registrato una riduzione degli ordini di circa il 20/25%. Le cause purtroppo le conosciamo bene, in quanto sono le conseguenze del periodo storico che stiamo vivendo, che porta il consumatore finale a risparmiare sempre di più, aspettando così prezzi più vantaggiosi. Nei supermercati le ciliegie hanno toccato anche quota con punte di  15 €/kg.

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