Seed 2023 – Dialoghi economici con il sud-est asiatico

Un “seme” per l’espansione sotto il segno della sostenibilità e dell’internazionalizzazione

Giovedi 22 Giugno a Bari il primo appuntamento per SEED – South-East economic dialogues nella sala convegni del Grande albergo delle Nazioni.

Le possibilità della internazionalizzazione dei mercati il tema clou della giornata.

“È necessario controbattere alla vulgata secondo la quale solo le grandi aziende hanno possibilità di aprirsi ai mercati internazionali. Le potenzialità delle PMI sono concrete” così apre la giornata di lavori Antonio Barile, presidente CCIO.

Tra i temi discussi: Sostenibilità ambientale, necessità di fare networking tra associazioni di categoria e la Regione Puglia, importanza delle risorse umane, empowerment del settore produttivo e delle PMI, differenziazione tra l’eccellenza del Made in Italy ben diverso dal Made italico.

In seconda mattinata un talk moderato dal direttore di Telenorba Vincenzo Magistà: gli argomenti affrontati hanno riguardato processi e protagonisti dell’innovazione pugliese energetica e tecnologica e prospettive per le aziende pugliesi nei mercati asiatici nell’incontro di questi due spazi in una formula commerciale che sappia rispondere ai due principi cardine di innovazione e sostenibilità ed alle sfide da questiposte. Ne hanno discusso personalità di rappresentanza del settore universitario, politico ed economico:  Vincenzo Spagnolo, delegato alla Terza Missione e trasferimento tecnologico del Politecnico di Bari, Eugenio di Sciascio, vicesindaco della città di Bari, Antonello Garzoni, rettore LUM, Carlo Gadaleta Caldarola, responsabile area strategica internazionalizzazione del SIR ARTI e poi Sergio Boero, presidente ICCPI Filippine, Daniele Di Santo, presidente JIEF Giappone, Giacomo Iobizzi, segretario generale TICC, Thailandia e Quyet Tran, segretario generale ICHAM, Vietnam.

UN FOCUS SULLE POSSIBILITÀ DI EXPORT PER LA PUGLIA

Si è parlato, durante il talk moderato da Magistà, di prospettive interessanti per l’export italiano in generale, pugliese nello specifico e dei prodotti potenzialmente appetibili per i mercati orientali.

Il mercato Thailandese guarda con interesse al mondo delle nuove tecnologie italiane, al settore dell’automotive e dell’eurospace, ma si concentra sul food poiché, guardando ad una società che negli ultimi decenni si è stabilizzata su un ceto medio, questo rappresenta il prodotto più ricercato per permettere di proporre in ristoranti e supermercati una vasta gamma tra cui scegliere. Un prodotto pugliese molto apprezzato è l’uva da tavola.

In Vietnam i settori di interesse per l’export dalla Puglia sono: settore agroalimentare, specialmente vino e pere, macchinari, arredo, prodotti farmaceutici e fitofarmaceutici.

Nelle Filippine il comparto food and beverage rappresenta un forte settore di interesse, collegato anche alla recente massiccia diffusione di casinò e movimenti economici-turistici che ne conseguono. Il settore agroalimentare pugliese costituisce motivo di interesse soprattutto con attenzione a prodotti di panificazione, caseari, frutta, vermut e olio. Nuove tecnologie e infratrutture sono, pure, settori sui quali è al momento conveniente investire.

In Giappone il made in Puglia è stato e resta particolarmente attrattivo considerando le industrie food , tecnologie per la food security , il settore del biomedicale, le tecnologie legate al settore delle energie rinnovabili, la manifattura ed il know how per tecnologie da impiegare nel comparto della difesa.

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