Greening Agrumi: Gerardo Diana, pericolo contagio, serve tutelare le produzioni

Il citrus greening (Huanglongbing, HLB o inverdimento degli agrumi) ha più nomi, ma un unico risultato finale: la crescita sulle piante di agrumi amari e senza alcun valore commerciale. Ha spazzato via gli agrumeti in tutto il mondo, causando miliardi di perdite di produzione annuali.
Tutte le varietà di agrumi commercialmente rilevanti sono sensibili al citrus greening, e non esiste uno strumento efficace per trattare gli alberi positivi all’HLB, o per prevenire nuove infezioni.

“In Florida, si registrerà il minor raccolto di agrumi da un secolo a questa parte ed anche il più costoso a causa del clima e della pericolosissima fiotopatia ‘Greening’. La notizia pubblicata dal Washington Post, ci spinge a denunciare ancora una volta il grave pericolo che corrono anche le nostre produzioni, se non adeguatamente difese e tutelate”, afferma Gerardo Diana, presidente del Consorzio Arancia Rossa Igp, rilanciando l’allarme sul “Greening” degli agrumi.

“Non possiamo più perdere tempo: bisogna tutelare le nostre produzioni dalle tante fitopatie, vicine a noi, e dai possibili contagi che provocherebbero effetti devastanti per le nostre colture”, aggiunge il presidente, che prosegue: “In Florida gli uragani hanno compromesso la produzione di agrumi e la malattia ‘Greening’ rende i frutti meno dolci e altamente contagiosi nella fase di export” spiega Diana, molto preoccupato dall’impatto che questa malattia fitopatologica può avere sulle nostre produzioni.

È già successo con la Xylella che ha messo a rischio l’olivicultura pugliese. Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere con più forza un aumento dei controlli, in tutta Europa e in Italia sulle merci straniere provenienti da quei paesi dove il Greening è già presente. Chiediamo inoltre il potenziamento di barriere di protezione fitosanitarie, unico e reale argine alle malattie”.

“In Spagna il vettore di questa fitopatia è già presente e in Italia non possiamo permetterci errori, visto che stiamo già scontando i danni del virus Tristeza che tanto è costato e sta costando ai nostri agrumicultori.

Bisogna correre ai ripari perchè il greening bussa alle porte europee e se dovesse arrivare da noi le conseguenze sarebbero devastanti per la nostra agrumicoltura”, continua Diana.

“Il Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp chiede e si appella per questo alle istituzioni, per non vanificare sforzi e sacrifici per colpa di una minaccia letale come quella del Greening. Non è necessario un intervento legislativo ad hoc ma doverosa è l’applicazione delle leggi che già esistono, ottimizzare e potenziare i servizi e barriere fitosanitarie. Queste ultime, infatti negli anni hanno dimostrato di funzionare, ritardando ad esempio l’arrivo in Sicilia e in Italia della tristeza, infine bisogna sostenere la ricerca anche per trovare nuovi portainnesti tolleranti al Greening.”, conclude.

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