Calamità, dopo lo shock la nevrosi dei trattamenti. I prodotti iniziano a scarseggiare

Dopo lo shock, inizia la nevrosi. Come stanno reagendo gli agricoltori agli eventi calamitosi che stanno “perseguitando” (è proprio il caso di ammetterlo) la nostra regione, ma più in generale tutta l’Italia? Con una rincorsa agli agrifarmaci.

Una reazione scomposta che sta mettendo in difficoltà non poco i distributori che nelle ultime settimane sono stati presi d’assalto.

Un giro nei principali centri di vendita corrobora la nostra intuizione iniziale: i prodotti iniziano a scarseggiare e in molti sono preoccupati dai possibili ritardi (o mancati) pagamenti della merce ceduta.

Il motivo è presto detto: la scorsa campagna nelle principali filiere pugliesi non è stata delle migliori, per dirla con un eufemismo, e su quest’anno pesa una grandissima incognita, come una spada di Damocle.

Ecco perché si inizia a contingentare i prodotti più venduti in base alla fedeltà del cliente o alla solidità economica delle aziende agricole. A ciò ci aggiunge il fatto che i principi attivi iniziano a scarseggiare perché con le nuove normative che recepiscono le direttive europee l’elenco dei principi attivi ammessi inizia ad assottigliarsi.

Quindi produrre diventa sempre più difficile e forse è arrivato il momento che qualcuno si accorga che i prodotti agricoli non nascono nello scaffale ma nella terra o sulle piante!

A cura della Redazione

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