A quali fondi possono accedere le imprese agricole

A quali fondi possono accedere le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura in questo momento di emergenza Covid-19? Giuseppe L’Abbate risponde

Alcune misure per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura. (link video)

 

L'obiettivo è assicurare al comparto primario tutta la liquidità necessaria per far fronte le coltivazioni in atto, agli impegni presi con banche e fornitori, agli investimenti indispensabili per aumentare la redditività delle aziende.

 

Queste saranno attuate con due canali ben distinti: il primo operativo da oggi mercoledì 22 aprile, prevede la concessione di finanziamenti di pronta attivazione, garantiti fino al 100% da Ismea – istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare.

 

Il secondo sarà operativo nei prossimi giorni e consiste nella possibilità, anche per le imprese agricole, di accedere direttamente al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, grazie ad un emendamento accolto in Senato.

 

Ma veniamo al primo canale, si tratta delle misure contenute nel Decreto Liquidità, attraverso cui lo stato si fa il garante di finanziamenti da parte delle banche alle aziende in difficoltà a causa delle emergenze coronavirus.

 

Lo stato di difficoltà si attesta con autocertificazione; la prima misura consiste in un finanziamento sino a €25000 e sei anni di durata, di cui due di ammortamento. L'importo sarà pari al 25% dei ricavi risultanti dal bilancio dalla dichiarazione IVA, e comunque entro i €25000.

 

Le Startup potranno autocertificare i propri dati contabili, questo finanziamento ha la garanzia gratuita dello stato al 100%, perciò sarà erogato ad un tasso parametrato calcolato al di sotto del 2%, e la banca si limiterà alla sola verifica dei requisiti senza la normale istruttoria e senza aspettare l’istruttore Ismea, in quanto la garanzia è automatica.

 

Vi sono poi finanziamenti destinati a liquidità e investimenti, sempre durata massima di sei anni, il cui importo è commisurato in alternativa al doppio della spesa salariale, al 25% del fatturato oppure al fabbisogno autocertificato di capitale e di esercizio e di spese di investimento per i successivi 18 mesi.

 

Questo finanziamento può arrivare a 5 milioni, ed ha la garanzia gratuita al 90%.

 

Infine, finanziamenti per rinegoziazione di debiti esistenti pregressi, con l'aggiunta di nuova liquidità per almeno il 10%, in questo caso la garanzia gratuita è all’80%. Rinegoziazione di operazioni erogate da non oltre 3 mesi e comunque dopo il 31 gennaio 2020, anche questo finanziamento può arrivare a 5 milioni durata di 6 anni ed ha la garanzia gratuita al 80%.

 

Importante l'operazione di €25000 è cumulabile con le altre, vale a dire che si può chiedere prima l'operazione di €25000, e successivamente o contemporaneamente un'operazione più strutturata che per diverse finalità.

 

Unica esclusione trattandosi di Fondi pubblici, la posizione dell'impresa beneficiaria non deve essere classificata sofferenza; possono essere ricomprese le posizioni classificati come: inadempienze probabili o scadute e sconfinanti deteriorate, purché tale classificazione si ha successiva al 30 gennaio 2020.

 

Il consiglio è di recarsi in banca per far effettuare la prenotazione dei fondi, infatti almeno per la misura Ismea è previsto un primo plafond di 100 milioni, che potrà essere aumentato in caso di necessità.

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