Vino, in Spagna raccolto in calo. In Portogallo aumenta la produzione

In attesa di capire se l’Italia cederà alla Francia il primato mondiale per la produzione di vino (se le nefaste stime ufficiali fornite da qualche organizzazione saranno confermate), dalla Spagna arrivano conferme sul calo produttivo in questa annata.
L’Italia e la Francia sono oggi i leader mondiali per l’esportazioni di vino imbottigliato, il nostro paese per volume, mentre la rseconda per valore; la Spagna è invece oggi il primo paese produttore per le esportazioni di vino sfuso.
Secondo il Consiglio vitivinicolo delle cooperative agroalimentari della Spagna, però, la vendemmia 2023 è sicuramente inferiore a quella dell’anno scorso: le diverse Federazioni e Unioni Territoriali delle Cooperative Agroalimentari hanno fornito i dati di stima per la loro zona all’8 agosto, e la stima fino ad ora sarebbe di 35,4 milioni di Hl.
In assenza di conoscere le scorte finali della campagna, le scorte di vino al 30 giugno sono 37.585.540 Hl, cioè 137.000 Hl inferiori a quelli del 30 giugno 2022. In Spagna però guardano con ottimismo la nuova campagna commerciale, per la qualità dei vini che otterranno.
A livello generale, infatti, si osserva una buona qualità delle uve e una grande disuguaglianza produttiva, anche nella stessa zona, a causa del deficit idrico primaverile che non ha consentito un adeguato germogliamento, fioritura e allegagione di alcune piante, per cui la vendemmia ha potuto variare negli ultimi giorni di maturazione.
Vale la pena sottolineare la produzione molto bassa in Catalogna a causa dell’estrema siccità che ha sofferto: quella prevista è stata ridotta del almeno il 50%, a causa della siccità. In altre zone, oltre alla siccità, si sono verificati anche episodi di grandine o gelate. Ci sono stati attacchi di muffa, che sono stati ben controllati e varietà come Bobal hanno mostrato appassimenti fisiologici.
Diversa la situazione in Portogallo: secondo le più recenti previsioni de l’Instituto da Vinha e do Vinho (IVV) di Lisbona, la produzione vinicola portoghese per la campagna in corso (2023/24) raggiungerà il volume di 7,4 milioni di ettolitri, pari ad un incremento del 8% sulla campagna 2022/2023.
Le uve da vino portoghesi appaiono a oggi in buone condizioni, sebbene siano stati riscontrati casi di peronospora e oidio in alcune regioni vinicole.
Prevista quindi una crescita di produzione diffusa tra tutte le aree vinicole del Portogallo. In particolare si segnala la crescita stimata nel +10% fino a 1,6 milioni di ettolitri (+146.000 hl vs campagna precedente) per la regione della valle del Douro, nel nord del paese. Stesso incremento percentuale previsto anche per le importanti regioni vinicole di Lisbona (fino a 1,3 milioni di hl), Tejo (fino a 755.000 hl) e Setubal (fino a 550.000 hl).

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