Marocco: scaduto il protocollo della pesca con l’Ue, ad ora non c’è il rinnovo
Mentre in Italia è in atto una vera e propria guerra tra pescatori e Bruxelles, in Spagna tiene banco il mancato rinnovo dell’accordo di pesca col Marocco.
Il protocollo di pesca quadriennale Ue-Marocco, che comprende le acque contese del Sahara occidentale, è scaduto e non è stato, fino a questo momento, annunciato un suo rinnovo.
Tuttavia secondo Le Desk, nei giorni scorsi il ministro dell’Interno spagnolo ha assicurato che le trattative sono a uno stadio avanzato. Nel frattempo, aiuti ai pescatori impattati dalla cessazione dell’accordo sono già approvati e pubblicati nella Gazzetta ufficiale spagnola. La Spagna era, infatti, il principale beneficiario di questo protocollo.
Dopo una battaglia legale condotta dal Fronte Polisario, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha emesso una sentenza nel dicembre 2016 confermando che il Sahara occidentale e il Marocco sono due territori “separati” e “distinti”.
Tuttavia, l’attuale accordo tra i Ventisette e il Marocco è entrato in vigore il 18 luglio 2019, consentendo a 128 pescherecci dell’Unione europea (Ue) di pescare “illegalmente”, secondo i separatisti sahrawi, nelle acque del Sahara occidentale che ritengono “occupato”, dopo una sospensione dell’attività di questa flotta dal 14 luglio 2018.
Nel settembre 2021, ricordano fonti sahrawi, il tribunale dell’Unione europea si è pronunciato a favore del Fronte Polisario, il quale ha sostenuto che l’accordo di pesca con il Marocco era stato concluso senza il consenso del popolo del Sahara occidentale. Il Consiglio europeo e la Commissione hanno presentato ricorso nel dicembre dello stesso anno.
Secondo l’Osservatorio internazionale sulle risorse del Sahara occidentale (Wsrw), nonostante i profitti ricavati dalle attività di pesca nel Sahara occidentale, che nel 2020 hanno rappresentato circa il 63% delle entrate totali marocchine, per il regime marocchino l’importanza di questi stock non è di natura finanziaria ma soprattutto “politica”.