La corsa alle energie verdi = ennesima dipendenza

Nel pieno di una crisi energetica mondiale, a causa della guerra tra Russia e Ucraina, dove si è confermata la forte dipendenza del gas e petrolio russo, si è ricorso ai ripari puntando tutto sulle energie verdi con le quali raggiungere una indipendenza energetica, rispettando anche l’ambiente. 

Sogno o realtà? Questo lasceremo a voi lettori capirlo.

I fatti per ora dimostrano questo:

Una delle strategie che l’Europa ha messo in campo per produrre energie verdi è il fotovoltaico, dove si è arrivato ad investire parte dei 300 miliardi previsti nel Piano Repower. Il piano Repower EU prova a rispondere alla crisi energetica e di materie prime provocata dal conflitto Russia-Ucraina. Con questo piano l’Unione Europea cerca di dire addio alla dipendenza dalle fonti fossili russe (carbone e gas) entro il 2027 e spinge sulle energie rinnovabili. L’energia solare in primo luogo.

Ma dove vengono prodotti i pannelli fotovoltaici?

Ecco qui che si inizia ad entrare nel vivo della discussione. I pannelli fotovoltaici sono prodotti dalla Cina e che da statistiche risulti vendere il 60% della produzione in Europa. 

E cosi si passa dalla dipendenza della potente Russia che ci ha messo in ginocchio alla dipendenza di un’altra potenza la Cina dal quale dipenderemo sia per la produzione dei pannelli ma anche del silicio.

L’Europa non è in grado di produrre né i pannelli fotovoltaici né il silicio che richiede per la sua lunga catena di lavorazione un notevole dispendio di energia elettrica.

Il silicio è un elemento che ha una serie di proprietà e appartiene al mondo dei semi conduttori. Tutta l’elettronica insieme al fotovoltaico è legata a questo materiale. Il silicio dei pannelli fotovoltaici è il semiconduttore utilizzato nelle celle solari per produrre energia pulita. Il cosiddetto “effetto fotovoltaico”, partendo dai raggi del sole, produce elettricità pulita in corrente continua che, trasformata in alternata, è utilizzabile per tutti gli usi civili ed industriali.

Il silicio in natura lo troviamo ovunque nel mondo, in quanto lo si ritrova nella sabbia ed è poco costoso da produrre, ma se lo si vuole usare nel campo dei dispositivi elettronici o dei dispositivi fotovoltaici produrlo diventa più strutturale e più costoso, in quanto deve affrontare diverse passaggi di trasformazione.

Trasformare il silicio nella forma di purezza che serve al fotovoltaico comporta un costo notevole soprattutto in termini di costi di energia elettrica e per questo motivo si può lavorare solo in quelle aree dove il costo dell’elettricità è basso e in questo l’Europa purtroppo perde in partenza.

In realtà si sta cercando di produrlo in Sicilia ed in Germania ma la produzione è ancora irrisoria. 

Inoltre produrre i pannelli in Europa porterebbe un aumento di questi ultimi a prezzi troppo elevati risultando poco competitivi sul mercato, in quanto il consumatore finale sarebbe sempre di più orientato su quelli con un costo inferiore.

A cura della Redazione di Foglie TV

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