La BCC di Conversano investe in un futuro più sostenibile
Investire nel futuro. Questo il titolo dell’incontro organizzato dalla Banca di Credito Cooperativo di Conversano nei giorni scorsi per declinare i temi del binomio “finanza/sostenibilità”.
Una banca per sua ragion d’essere deve guardare al futuro, il tempo è un asset strategico per chi gestisce patrimoni cercando di capitalizzarne i rendimenti. Tuttavia il tempo è anche quello che si associa al count-down globale per il raggiungimento degli obiettivi legati alla neutralità climatica. I paesi dell’UE si sono, infatti, impegnati a rendere l’UE climaticamente neutra: il passaggio a una società e a un’economia a emissioni zero rappresenta sia una sfida urgente, dato il numero crescente di eventi meteorologici estremi, sia un’occasione per creare nuovi posti di lavoro e opportunità economiche.
Le politiche europee si insinuano nell’alveo dei programmi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.
Declinare oggi l’attenzione al proprio territorio, che caratterizza il DNA delle banche di credito cooperativo, significa guardare anche oltre i propri confini, varando piani di investimento legati a strumenti innovativi, profondamente ancorati a modelli etici che fanno della sostenibilità un asset. La scelta di investire in un comparto etico infatti, non solo esprime un atteggiamento responsabile da parte del risparmiatore, ma appare prevedibilmente – nel lungo termine – quella con migliori prospettive. Le aziende che adottano principi di sostenibilità – e gli stati con una normativa più rigorosa sui diritti del lavoro – risulteranno infatti, in futuro, strutturalmente avvantaggiati in termini di competitività e affidabilità.
E’ questo il senso dell’adesione di BCC di Conversano al collocamento di uno strumento innovativo di finanza etica del Gruppo Cassa Centrale, il NEF Ethical Global Trends SDG. Il nuovo fondo, un azionario puro, investe nei trends di fondo dell’economia selezionando le società che si sono impegnate a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibili prefissati dall’Onu. La definizione di investimento etico per il nuovo fondo azionario si fonda sul contributo dell’azienda al raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals: sono stati individuati sette trend, cioè infrastrutture, mobilità, medicina, materiali, finanza, alimentazione e comunicazione. Su questi si va a valutare quali aziende hanno un effetto positivo, in ciascun trend, sugli obiettivi ONU: nelle infrastrutture, per esempio, troviamo la gestione dei rifiuti, l’energia rinnovabile, la sostenibilità delle città, l’accesso all’acqua potabile, la riduzione della povertà e altro ancora.
A margine dell’incontro abbiamo intervistato il management della BCC di Conversano.
GIANLUCA FILIPPI, Responsabile Servizio Commerciale Finanza e Bancassicurazione Cassa Centrale Banca.
A Conversano si è parlato di finanza e sostenibilità. L’etica è nel Dna di una BCC “Lo è da sempre, fa parte un po’ della nostra struttura, della nostra configurazione nell’ambito delle attività che le banche di Credito Cooperativo svolgono sul territorio da sempre c’è questa forma di sostegno al territorio, non solo alle attività economiche ma anche a quelle sociali, culturali e sportive. Da questo punto di vista anche per statuto dobbiamo destinare dei fondi importanti ai fondi-mutualistici che servono per promuovere la popolazione sul territorio. Da sempre sosteniamo appunto queste attività sociali con investimenti decisamente importanti e anche nell’ambito della gestione e della costruzione di prodotti e dei servizi di investimento abbiamo naturalmente un’attenzione molto elevata su questi aspetti”.
LUIGI DURANTI, Direttore Generale della BCC di Conversano
La sostenibilità ormai è un asset dal quale dipendono le dinamiche di sviluppo locale la BCC come Integra questo asset all’interno delle proprie strategie? E’ un asset che impatta sul locale ma si esplica anche sul globale. “La BCC ormai appartiene dal 2019 al gruppo bancario Cassa centrale Credito Cooperativo italiano e riesce a coniugare sia localmente che globalmente questa tematica che impatta a livello di organizzazione, sia dal punto di vista sociale che organizzativo che ambientale. Coniuga molto bene sia la sua attività di sostegno alle imprese e alle famiglie di risparmiatori sia azioni che hanno impatti sul territorio ove insiste, avendo come riferimento la capogruppo”.
MASSIMO BAGGIANI, Gestore del Fondo NEF Ethical Global Trends
A Conversano è stato presentato anche un fondo di investimento legato agli obiettivi dell’agenda 2030. “E’ il NEF Ethical Global Trends SGD è un fondo che gestisce NICHE AM società per cui lavoro come gestore. E’ un fondo disegnato con BCC per le BCC nell’ottica e nello spirito delle BCC spirito ancorato a valori come la coesione e la sostenibilità. Oggi quanti fondi sono sostenibili? E’ il modo in cui facciamo sostenibilità è il modo sostenibile della finanza sul territorio che ha radici reali e che punta ad investire in modo diversificato, quindi con un controllo del rischio significativo nel lungo periodo e con un turn over molto basso. E’ un prodotto vediamo diverso da quello che oggi c’è sul mercato industriale, la BCC lo voleva così noi siamo così felici di averlo averlo prodotto e secondo le loro indicazioni”.
VITANTONIO LARUCCIA, Presidente della BCC di Conversano
Investire nel futuro è il titolo dell’incontro di questa sera una banca con una grande storia ha il dovere di guardare al futuro. “Certo la finanza ha un nuovo indirizzo in cui si evolve, una finanza moderna che si avvale di tecnologie diverse ed agisce in settori che sviluppano rami diversi, come il risparmio energetico ed altre attività”.