Dieci regole d'oro per la riforestazione per ottimizzare il sequestro del carbonio

Dieci regole d’oro per la riforestazione per ottimizzare il sequestro del carbonio, il recupero della biodiversitࠠ e garantire le necessitࠠ della vite

Un articolo molto interessante a firma di Di Sacco et al., riguardo ai progetti di riforestazione a livello mondiale, è stato appena pubblicato sulla rivista Global Change Biology.

 

Non c’è dubbio che questi rappresentino necessarie soluzioni urgenti al cambiamento climatico globale e le ambiziose iniziative di impianti massali di alberi, molte già in corso, mirano a sequestrare enormi quantità di carbonio per compensare in parte le emissioni antropiche di CO2, che sono una delle principali cause dell'aumento delle temperature globali e sulle quali dovremmo agire nell’immediato.

L’impianto di alberi mal pianificato ed eseguito potrebbe addirittura aumentare le emissioni di CO2 e avere impatti a lungo termine e deleteri sulla biodiversità, sui paesaggi e sui mezzi di sussistenza.

Nell’articolo vengono analizzati i principali rischi ambientali della piantagione di alberi su larga scala e gli autori propongono “10 regole d'oro”, basate su alcune delle più recenti ricerche ecologiche, per implementare il ripristino dell'ecosistema forestale che massimizzi i tassi sia di sequestro del carbonio sia di recupero della biodiversità, migliorando al contempo i mezzi per il mantenimento nelle condizioni necessarie di vita.

Le 10 regole sono le seguenti:

(1) Proteggere prima la foresta esistente;

(2) Lavorare insieme (coinvolgendo tutte le parti interessate)(PERCHE' PIANTARE);

(3) Puntare a massimizzare il recupero della biodiversità per raggiungere molteplici obiettivi;

(4) Selezionare le aree appropriate per il recupero delle foreste;

(5) Utilizzare la rigenerazione naturale ove possibile (DOVE PIANTARE);

(6) Selezionare le specie per massimizzare la biodiversità (COSA PIANTARE);

(7) Utilizzare materiale vegetale resiliente (con variabilità genetica e provenienza appropriate);

(8) Pianificare in anticipo le infrastrutture necessarie, la capacità e la fornitura del materiale per la piantagione (semi, piantine forestali, ecc.);

(9) Imparare facendo (learn by doing) utilizzando un approccio di gestione adattivo (COME PIANTARE);  

(10) “Make it pay” garantendo cioè la sostenibilità economica del progetto.

Nell’articolo gli autori si concentrano sulla progettazione di strategie a lungo termine per affrontare le crisi climatiche e della biodiversità e per sostenere le esigenze di necessarie per la vita. Viene sottolineato il ruolo delle comunità locali come fonti di conoscenza indigena e i benefici che potrebbero derivare da un rimboschimento di successo che ripristina il funzionamento dell'ecosistema e fornisce una vasta gamma di prodotti e servizi forestali. Sebbene non esista una ricetta semplice e universale per il ripristino delle foreste, è fondamentale basarsi sull'attuale crescente interesse pubblico e privato per questo argomento, per garantire che gli interventi forniscano pozzi di carbonio (carbon sink) efficaci a lungo termine e massimizzino i benefici per la biodiversità e le persone.

 

Fonte: Global Change Biology

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