Continua il calo dei fertilizzanti

Giù la domanda e prezzi al ribasso, il Medio-Oriente con volumi di invenduto alti influenza l’Europa

Continua, in tutta Europa, il calo del prezzo dei fertilizzanti dovuto ad una diminuzione, a livello comunitario, della domanda. Nel Golfo degli Stati Uniti, le quotazioni sono diminuite di ulteriori 15 USD a 20 USD per tonnellata per la spedizione in aprile a 312 USD per tonnellata e in giugno a soli 303 USD per tonnellata.

In Medio Oriente, questa settimana i prezzi sono scesi sotto la soglia di 300 USD/t , a circa 290 USD per aprile e maggio. Una riduzione dei prezzi iniziata ad inizio anno con il costo dei concimi tradizionali tornato in Italia ai livelli pre-guerra con una riduzione del 40% rispetto al 2022.

Il prezzo dell’urea, il fertilizzante più utilizzato, oscillava a febbraio tra 600 e 650 euro/tonnellata, in linea con i dati dell’autunno 2021, ben distante da quota 1000 euro/ton raggiunta nei primi mesi del conflitto in Ucraina. L’ultima rilevazione dei prezzi la forniva un mese e mezzo fa CAI quando riferiva che il nitrato ammonico, invece, era passato in poche settimane da 900 a 700 euro/tonnellata, mentre i fosfatici si aggiravano intorno alle 400 euro/tonnellata, in calo del 25%. Più contenuti, invece, erano stati i cali sui prodotti a base di potassio che registrano una lieve oscillazione (-5%).

Mentre oggi a influenzare il mercato è la situazione in Medio Oriente che registra volumi invenduti significativi. Maggio è di solito ancora più tranquillo di aprile quando si tratta di vendite di fertilizzanti e sembra che i prezzi dell’urea rimarranno sotto un’enorme pressione fino ad allora e potrebbero poi toccare un po’ il fondo, secondo gli analisti.

Anche i prezzi del nitrato di ammonio (AN) vengono adeguati ulteriormente al ribasso poiché i produttori ei commercianti di AN si sforzano di mantenere le distanze di AN dall’urea e di non promuovere le vendite di urea. Le vendite di AN rimangono estremamente contenute in tutta Europa poiché il clima umido e freddo ha notevolmente rallentato la produzione. Secondo alcuni osservatori del mercato , la domanda di AN dovrebbe aumentare dopo Pasqua , quando gli ordini primaverili sono in pieno svolgimento .

Tuttavia, è discutibile se questo aumento sarà sufficiente per invertire la direzione dei prezzi, soprattutto perché l’urea è abbondantemente disponibile come sostituto dell’AN.

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