Xylella, Putignano è il sesto comune infetto dal batterio
L’appello dei sindacati. La Uila Puglia “Non si abbassi la guardia”
La Xylella continua la sua avanzata in provincia di Bari e “alza” il limite della zona infetta ben oltre la zona cuscinetto. Putignano, dopo Locorotondo, Alberobello, Castellana, Monopoli e Polignano, diventa il sesto comune della provincia ad essere interessato dal batterio. Questo emerge dall’ultimo aggiornamento del monitoraggio del territorio che ha interessato il 90% del territorio per la campagna 2022-2023. L’ultimo dossier parla di altri 21 olivi positivi che portano il totale stagionale a 341 su 250.264 piante analizzate.
Questo ritrovamento, alla longitudine di 17.1245°, rappresenta il nuovo limite occidentale dell’epidemia, mentre altre 14 piante creano un nuovo focolaio in agro di Castellana, a circa 2 km a nord-ovest dal centro abitato.
Stamane sulla questione sono intervenuti anche i sindacati con la Uila Puglia che fa appello ad un senso di responsabilità di tutti, imprese, amministratori locali e cittadini.
L’APPELLO DELLA UILA PUGLIA
Contro la Xylella non si abbassi la guardia. Gli sforzi profusi per monitorare il vettore non siano vani: ognuno faccia la sua parte per la tutela del territorio, dell’agricoltura e del lavoro agricolo”. Così esordisce Pietro Buongiorno, Segretario Generale Uila Puglia commenta la decisione dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale di prorogare al 10 luglio i trattamenti contro la sputacchina (Philaenus spumarius L.), rendendo di fatto obbligatorio un secondo trattamento in alcuni Comuni: Alberobello, Locorotondo, Ostuni, Carovigno, Martina Franca, Polignano, Castellana Grotte, Massafra, Putignano, Cisternino, Mola di Bari, Statte, Conversano, Monopoli, Taranto, Crispiano, Mottola, Fasano, Noci. Inoltre il trattamento deve essere eseguito obbligatoriamente anche nell’agro di Triggiano in quanto, nel monitoraggio 2022, sono stati individuati insetti vettori infetti da Xylella fastidiosa. Ritrovamento che confermò quello avvenuto nel 2019 sempre in agro di Triggiano da parte del prof. Porcelli grazie al sistema di trappole. Il numero di insetti vettori è in crescita nelle aree “Gioia” e “Murgia”, pertanto, anche in queste aree si consiglia fortemente di intervenire con il trattamento insetticida.
“In questi anni abbiamo registrato i grandi progressi che si stanno facendo sul tema Xylella che ahimè ci ha fatto assurgere a massimi esperti dell’argomento -ha affermato Buongiorno- il sistema della ricerca applicata nella nostra regione sta dimostrando tutto il suo valore, ma affinché le nozioni e le direttive della scienza diano frutto, ognuno deve compiere il proprio dovere andando a realizzare i trattamenti dovuti, in ossequio ai regolamenti ed alle circolari che normano l’azione di contrasto al vettore. Non possiamo perdere ulteriore terreno in una lotta che ci ha ormai portato a convivere con questa batteriosi che in 10 anni ha contagiato 21 milioni di piante, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infetti. I danni provocati dal disseccamento rapido delle piante si riflettono oggi non solo sulla disponibilità di olio “Made in Italy”, (infatti nella provincia di Lecce si è registrato un crollo del 75% della produzione di olio di oliva ed in tutta la Puglia tra il 30% e il 40%), ma anche sull’ambiente e sul turismo, con interi uliveti trasformati in distese spettrali”.
Il Segretario Buongiorno esprime la sua preoccupazione per l’ulteriore impatto che un avanzamento della Xylella potrebbe avere sul lavoro agricolo nelle province di Brindisi e Bari: “A Lecce da un punto di vista della manodopera la perdita è stata enorme: si contano circa 8000 posizioni lavorative in meno dal 2015 al 2021. Anche le province di Brindisi e Bari fanno emergere una contrazione dalla comparsa del batterio sia in numero di lavoratori che di giornate lavorate. Un dato che deve far riflettere sulla necessita di una visione strategica per il rilancio del settore agricolo con investimenti sia per promuovere l’innovazione (anche attraverso l’utilizzo delle risorse del PNRR) sia per creare nuove opportunità di lavoro, investendo in formazione e nuove competenze. Si rifletta, quindi, sulle migliaia di giornate perse dai lavoratori a causa di calamità e fitopatie affinchè vi sia un ammortizzatore sociale strutturato che consenta ai lavoratori di poter beneficiare di un sostegno concreto in termini salariali e previdenziali”.
Con la circolare n.5 del 23 giugno 2023, L’Osservatorio Fitosanitario regionale pugliese comunica che “𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐠𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐞𝐥𝐞𝐧𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐞̀ 𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐥’𝐞𝐬𝐞𝐜𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐈𝐈° 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐜𝐢𝐝𝐚 𝐞 𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐥’𝐚𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨, 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝟏𝟎 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨.”
I comuni sono:
Alberobello, Locorotondo, Ostuni, Carovigno, Martina Franca, Polignano, Castellana Grotte, Massafra, Putignano, Cisternino, Mola di Bari, Statte, Conversano, Monopoli, Taranto, Crispiano, Mottola, Fasano, Noci.