Legge di Bilancio 2020: esenzione IRPEF addio

Legge di Bilancio 2020: esenzione IRPEF addio, torna lo sgravio contributivo per i giovani agricoltori

Nella giornata di ieri è stata pubblicata la prima bozza del testo della Legge di Bilancio 2020, bozza su cui si lavorerà nelle prossime settimane in Parlamento e che contiene numerosi ed interessanti provvedimenti per il settore dell’agricoltura.

 

Tanti sono i temi messi sul piatto: andiamo ad analizzare i principali.

 

Niente più esenzione IRPEF dal 2021

Per il comparto agricolo, una delle più importanti novità contenute nella bozza della prossima Legge di Bilancio è lo stop all’esenzione IRPEF prevista dalla Legge di Bilancio 2017 (L. 232/2016) per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali (di cui all’art. 1 del D. Lgs. 99/2004) iscritti alla previdenza agricola.

 

Tali soggetti, per il triennio 2017-2019, hanno goduto dell’esclusione dalla base imponibile IRPEF dei redditi dominicali ed agrari: ciò ha comportato, sostanzialmente, una totale esenzione dal pagamento delle imposte dirette per CD e IAP.

 

Nella bozza della Legge di Bilancio, tale condizione di favore dovrebbe essere prorogata anche per il 2020, mentre per il 2021 è previsto che i redditi dominicali e agrari dei soggetti indicati nel periodo precedente (CD e IAP), iscritti nella previdenza agricola, concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche nella misura del 50%.

 

Esonero contributivo per i giovani agricoltori

Dopo che nella Legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) tale previsione era scomparsa, nella prossima Finanziaria dovrebbe ritornare lo sgravio contributivo previsto per i giovani agricoltori.

 

Stando a quanto previsto dalla bozza diffusa, per le nuove iscrizioni alla previdenza agricola come CD o IAP di soggetti di età inferiore ai quaranta anni, effettuate durante l’anno 2020, è previsto l’esonero dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, per un periodo massimo di 24 mesi e ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

 

Fondi a pioggia per il sostegno di filiere e imprenditoria giovanile

Per il momento sono numerosi i fondi che sono stati costituiti a sostegno del settore dell’agricoltura.

 

Tra questi, il primo servirà a fronteggiare l’emergenza della cimice asiatica che ha creato enormi danni al settore della frutticoltura. In favore di tutti quegli agricoltori che hanno subito danni e che non avevano sottoscritto polizze assicurative agevolate, verranno destinati al Fondo di solidarietà nazionale 40 milioni di euro per l’anno 2020, nonché 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.

 

Per favorire la competitività del settore agricolo, per i prossimi due anni sono stati stanziati 29,5 milioni di euro (15 milioni per il 2020 e 14,5 per il 2021) che saranno utilizzati per lo sviluppo e gli investimenti delle filiere, nonché per lo sviluppo e la promozione del Made in Italy.

 

Grande attenzione anche per lo sviluppo di imprese femminili in agricoltura: nella bozza della Legge di Bilancio sono stati annunciati 15 milioni di euro per sostenere l’erogazione di mutui agevolati a tasso zero per lo sviluppo e il consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici. Tali mutui dovranno avere un importo massimo di 300.000 euro e una durata massima di quindici anni.

 

Fonte: Consulenza Agricola

Link: https://consulenzaagricola.it/circolari/fiscale/11966-legge-di-bilancio-2020-esenzione-irpef-addio-torna-lo-sgravio-contributivo-per-i-giovani-agricoltori

 

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