La CUT chiama a raccolta le Op Pugliesi e Siciliane. Intervista al Presidente Massimiliano del Core

Primo appuntamento per la Cut dopo il premio Bella Vigna con un incontro con le Op pugliesi e siciliane che hanno il loro core value nella produzione e commercializzazione di uva da tavola. Si è parlato molto di aggregazione e di condivisione di strategie di integrazione. Questo spirito si sta traducendo in atti concreti?

La Cut, nella sua qualità di associazione che si fa interprete delle istanze e delle proposte della filiera dell’uva da tavola italiana, ha voluto condividere con il sistema delle Organizzazioni di Produttori che operano nel comparto, gli importanti vantaggi e benefici reciproci che possono derivare dalle iniziative e dai progetti strategici di prossima realizzazione, affinchè, lavorando insieme, i risultati siano concreti ed efficaci per le Op e per i propri produttori-soci, nonchè per tutto il settore, indirettamente, vista l’ampia rappresentanza che le Op interpellate costituiscono sul territorio e nell’ambito della filiera.

Cosa è emerso dall’incontro?

 C’è stato grande interesse da parte delle Op pugliesi e siciliane presenti all’incontro: si  è esaminato innanzitutto il catasto varietale realizzato grazie ai dati forniti proprio dalle OP e finalizzato da CSO Italy, organismo di servizi per l’ortofrutta di cui la CUT è socia.

Sempre con CSO stiamo lavorando anche per la definizione di importanti dossier fitosanitari  per sbloccare l’apertura di nuovi mercati oltremare per l’uva da tavola .

Si sono poi analizzate insieme strategie di promozione che potranno vedere la CUT e le OP in un’azione sinergica per aumentare il valore dell’uva da tavola sui mercati, posizionare meglio commercialmente il prodotto e dare maggiore visibilità al sistema delle OP, che a nostro avviso, dal punto di vista produttivo e commerciale, hanno assunto ormai un ruolo assolutamente centrale per il buon funzionamento delle dinamiche di filiera attuali.

Quale è lo scenario in cui la Cut si trova ad agire e quali le priorità da affrontare nel breve e medio termine?

Bisogna attivare diverse leve per assicurare al comparto dell’uva da tavola, alle aziende che ci operano ed alle produzioni la competitività necessaria a garantirsi il successo sui mercati: aggregazione, innovazione e promozione.

E’ quello che la CUT vuole fare insieme alle OP che operano in Puglia, Basilicata e Sicilia attraverso iniziative concrete: promozione su media e nel punto vendita, organizzazione di incontri B2b nelle fiere di settore e in occasione di incoming dedicati, attività di monitoraggio analitico dei prezzi al consumo e dei costi in produzione, analisi dei trend e dello stato della produzione di uva da tavola italiana e condivisione dei dati con i principali progetti di Breeding nazionali ed internazionali per favorire maggiore programmazione nella diffusione dell’innovazione varietale in Italia. 

L’entusiasmo e le risorse per farlo non mancano: con il sostegno e la collaborazione delle OP, con l’attivazione dello strumento istituzionale che ci viene fornito dal Distretto dell’Uva da Tavola, prossimo al riconoscimento regionale, e con i finanziamenti dedicati che la CUT ha ottenuto insieme alle aziende che fanno parte del Contratto di Filiera CUT , beneficiario di fondi comunitari da destinarsi proprio alle attività di sviluppo e promozione per la filiera dell’uva da tavola, i risultati strategici e strutturali per il comparto dell’uva da tavola non tarderanno ad arrivare

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