Dopo il Premio Bella Vigna riuniamoci a CUT

Dopo il dì di festa, viene quello della riflessione. Dismesso il doppiopetto si va in vigneto ed il pensiero torna con lucidità sull’intensa giornata vissuta al Premio Bella Vigna. Tante le emozioni che ho vissuto in prima persona, dopo mesi di lavoro con tutto il team organizzativo che pubblicamente ringrazio.
E’ stata una bella vetrina per il nostro comparto in una splendida cornice: il Premio Bella Vigna è anche momento per fare sintesi tra gli operatori ed innescare un dialogo fecondo tra i protagonisti del settore.
Quest’anno abbiamo voluto perturbare il sistema produttivo con stimoli provenienti dal mondo esterno, portando innovation broker dell’ambito tecnologico, tra i quali uno dei massimi esperti di intelligenza artificiale. Un parterre di ospiti che ha incontrato il plauso dei partecipanti, piacevolmente stupiti dai temi trattati, al passo con i tempi e con ciò che il mercato sta sviluppando.
E fin qui, eravamo in doppiopetto, ma adesso che indossiamo le scarpe idonee a lavorare, camminando tra i filari mi chiedo: abbiamo tanto parlato di aggregazione, di condivisione di un percorso e di una mèta, di un processo di integrazione reale tra le strategie delle nostre imprese. Ma sapremo realmente farlo? Sapremo passare dalla teoria alla pratica in modo repentino, dando operativamente seguito a quanto abbiamo detto tra un brindisi e l’altro? C’è da fare squadra. Tutti concordi…e chi non lo è? Gli strumenti ci sono, e allora vi chiedo perché ad esempio la CUT, la Commissione Italiana Uva da Tavola un luogo di aggregazione che già oggi traduce le idee in risultati avendo:
1. censito più di metà della superficie coltivata a vite da uva da tavola in Puglia;
2. creato un Distretto Regionale;
3. portato in posizione utile al finanziamento un Contratto di Filiera sull’uva da tavola;
4. che si è attivita con i nostri partner stranieri sui dossier con i quali concertare le richieste per l’export extra UE
NON HA ANCORA una proporzione adeguata tra numero soci e numero operatori attivi nella Filiera???
La mia non è una semplice domanda né tanto meno solo una sterile provocazione, ma un richiamo responsabile a creare una squadra in cui servono tutti, grandi e piccoli, imprenditori da generazioni e start up, tradizionalisti ed innovatori. Il futuro è già qui dice la copertina di Foglie, ma sarebbe bello poterlo costruire anche con le adesioni di chi realmente si vuole aggregare. Altrimenti ci rimane solo il premio, ma quello poi si impolvera e (dico purtroppo) non è la lampada di Aladino per esprimere un desiderio. L’auspicio è che il Premio Bella Vigna, invece, rappresenti l’inizio per creare un contesto in cui tutti gli Attori della Filiera possano ritrovarsi per lavorare, oltre che per festeggiare.

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