Continua l’avanzata della Xylella in Puglia, scoperto un focolaio a Canosa

Sul sito istituzionale emergenza Xylella è stata pubblicata la Determinazione n. 179 del 14 Dicembre 2020 con l'AGGIORNAMENTO DELLE AREE DELIMITATE ALLA XYLELLA FASTIDIOSA PAUCA ST53.

 

Come prevedibile, la zona cuscinetto che, come da protocollo, circonda i focolai intercettati recentemente in zona indenne, adesso interessa anche parte dell'agro di Polignano a Mare ed un lembo dell'agro di Conversano. A sorpresa, spunta anche un focolaio con relativa zona tampone nella BAT, in agro di Canosa di Puglia. Dalla lettura integrata della Determinazione e della cartografia si evince:

– le piante positive del nuovo focolaio di Monopoli sono infette da isolati di Xylella della sottospecie Pauca ST53 (analisi genetica del CNR)

– il focolaio in agro di Canosa è costituito da 8 campioni pool (campioni multipli) di piante di Dodonaea viscosa “purpurea” distribuite in due siti, raccolti in un “centro produttivo”, distanti tra loro circa 500 metri e anch'esse infette da Xylella della sottospecie Pauca

Lo strumento più efficace per contrastarne la diffusione sul territorio regionale è prevenire la sua diffusione su brevi e medie distanze. Per far questo, è importantissimo eliminare i vettori, attraverso misure fitosanitarie di natura agronomica e fitoiatrica a basso impatto ambientale. Perché la lotta ai vettori sia efficace, occorre conoscere il loro ciclo:

 

 

 

da febbraio a marzo – dalle uova nascono le neanidi (stadi giovanili);

 

a marzo/aprile – le neanidi si accrescono attraverso 5 stadi: neanidi Ia – IIa – IIIa – IVa -Va età , che vivono sulle erbe spontanee e non hanno ali;

 

da fine aprile a maggio – compaiono gli adulti, che sono alati, dalle erbe spontanee si spostano sugli alberi e sugli arbusti;

 

da settembre a novembre – gli adulti si accoppiano e depongono le uova.

 

 

La Xylella f. è diffusa dall’adulto dell’insetto che, spostandosi da pianta a pianta per nutrirsi, acquisisce il batterio dalle piante infette e lo trasmette alle piante sane, diffondendo così, ‘a macchia d’olio’ l’epidemia. Il ciclo dei vettori è molto influenzato dall’andamento climatico: nelle zone costiere può anticipare anche di 20 giorni rispetto alle zone interne o a quelle con altitudine maggiore di 350 m. s.l.m.

 

Ridurre la popolazione degli stadi giovanili significa ridurre la popolazione degli adulti potenziali vettori.

 

Il mese di aprile è quello più strategico per la lotta ai vettori, poiché l’insetto è ancora allo stadio giovanile, è statico e vulnerabile, e facilmente localizzato sulle piante spontanee. In questo mese è fondamentale eliminare la flora spontanea su cui vivono le neanidi, con arature o trinciature per abbattere in maniera sensibile la popolazione giovanile dei vettori presente nei campi e in particolare negli oliveti.

 

Dove non è possibile intervenire con mezzi meccanici si può intervenire con altri mezzi di lotta all’insetto: pirodiserbo, vapore o diserbo chimico.

 

Le popolazioni più elevate di vettori, sia giovani che adulti, sono sempre state riscontrate nei campi incolti e/o con ampia diversità della flora naturale. Laddove si effettuano le operazioni colturali le popolazioni sia di P. spumarius che N. campestris sono sempre minori, a dimostrazione che l’esecuzione delle operazioni colturali ha un impatto positivo nella riduzione della vitalità delle uova e dei primi stadi delle forme giovanili.

 

È importante tener presente che gli interventi meccanici di aratura o trinciatura sono obbligatori nella zona cuscinetto e in quella contenimento, e tali interventi devono essere eseguiti anche nelle aree a verde pubblico, lungo i bordi delle strade e lungo i canali. Questi interventi sono fortemente raccomandati anche nella zona indenne e nella rimanente zona infetta.

 

 

 

IMPORTANTE!

 

La lotta alla diffusione della xylella deve essere effettuata, oltre che contro il vettore prevenendo la sua diffusione, anche eliminando le fonti di inoculo, cioè le piante infette che vengono individuate a seguito del monitoraggio. La mancata attuazione delle azioni di lotta al vettore e di eliminazione tempestiva degli olivi colpiti da Xylella f. comporta la diffusione della batteriosi, e per questo comporta l'applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente. I Carabinieri forestali effettuano normalmente controlli per verificare il rispetto delle prescrizioni obbligatorie.

 

Ai sensi della Decisione UE 789/2015 e smi e del DM 5/10/2018, la lotta alla Xylella f., patogeno da quarantena, rientra tra le attività indifferibili e di pubblica utilità.

 

Per combattere la xylella servono azioni individuali degli agricoltori, ma anche delle Amministrazioni pubbliche, dei Comuni, delle organizzazioni e associazioni e dei cittadini. Le azioni devono essere collettive e coordinate. È necessaria una grande determinazione nell’applicazione delle misure di contrasto al batterio, e una nuova e più forte consapevolezza.

Potrebbe interessarti anche...