Mancanza di manodopera, un aiuto viene dalla robotica

La robotica è sempre più al servizio dell’agricoltura per sopperire anche alla mancanza di manodopera. I progressi tecnologici, uniti alla carenza di manodopera, fanno sì che un numero sempre maggiore di robot diventi economicamente conveniente per l’impiego nelle aziende agricole. Le loro crescenti capacità stanno rendendo possibile un approccio alla coltivazione personalizzato, pianta per pianta, in grado di ridurre al minimo il consumo di acqua e prodotti chimici.

La carenza di raccoglitori stagionali di frutta potrebbe essere risolta utilizzando l’intelligenza artificiale, secondo il capo di un’azienda che ha un robot raccoglitore di lamponi a noleggio e ora anche il sostegno di una società di private equity, scrive “The Times”. Si tratta della Fieldwork robotics che ha ricevuto 1,5 milioni di sterline in investimenti dalla Elbow Beach Capital, un investitore che in precedenza aveva sostenuto aziende per l’automazione della raccolta di broccoli e asparagi. Per i piccoli frutti l’automazione si è sempre rilevata più complessa, e mentre sono stati fatti diversi tentativi con le macchine per la raccolta delle fragole, i lamponi, ancora più delicati, finora non erano mai stati toccati da mani meccaniche, dice “The Times”. I due robot Alpha di Fieldwork sono stati al lavoro in Portogallo e un Alpha 2.0 aggiornato è in lavorazione. Sarà in grado di muoversi a un ritmo umano raccogliendo circa 2 kg all’ora, senza interruzioni o distrazioni, afferma l’azienda.

I ricercatori del Wyss Institute di Harvard, invece, hanno messo a punto i RoboBees, robot-insetti capaci di decollare in verticale, librarsi e sterzare. In futuro potrebbero svolgere compiti come l’impollinazione delle colture e il monitoraggio ambientale.

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