Fondo agricoltura biologica: via al primo bando per le associazioni bio

Il Ministero dell’Agricoltura ha pubblicato il primo avviso per il finanziamento di progetti di carattere nazionale diretti a favorire le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e a promuovere filiere bio e distretti di agricoltura biologica.

Manovra 2023: incentivi per agricoltura digitale e sovranità alimentare

La dotazione del bando, pari a 4 milioni di euro, proviene dal Fondo agricoltura biologica, istituito dalla legge di bilancio 2020 e disciplinato solo con decreto del 14 ottobre 2022, pubblicato nel dicembre scorso in Gazzetta ufficiale.

Come funziona il Fondo agricoltura biologica

Il Fondo per l’agricoltura biologica ha ricevuto dalla legge di bilancio 2020 una dotazione iniziale di 4 milioni di euro per il 2020 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2021, poi incrementata con 15 milioni di euro, per il 2021, dal decreto Sostegni bis n. 73-2021.

Lo strumento è diretto alla concessione di contributi per promuovere la transizione ecologica del comparto agroalimentare attraverso il sostegno alla riconversione alla produzione con metodo biologico, di incentivi alla collaborazione e all’integrazione fra i soggetti della filiera e al finanziamento di azioni volte a stimolare le relazioni di mercato e l’impatto della valorizzazione dei prodotti bio sull’economia dei territori interessati.

In particolare, il 40% delle risorse è destinato a finanziare interventi proposti da filiere biologiche giuridicamente costituite o costituende, il 30% è riservato a interventi proposti da associazioni biologiche e il restante 30% agli interventi proposti da distretti biologici/biodistretti.

I progetti possono avere carattere nazionale o locale. Nel primo caso devono essere coinvolte almeno cinque regioni e/o provincie autonome italiane e occorre assicurare ricadute in ambito nazionale; i progetti a carattere locale, invece, devono essere realizzati in ambito regionale ed interregionale ed avere ricadute nell’area definita dall’intervento.

Per i progetti a carattere nazionale le domande possono essere presentate dalle associazioni biologiche oppure dalle filiere biologiche giuridicamente costituite o costituende in raggruppamenti di imprese che abbiano almeno le seguenti caratteristiche:

  • compagine costituita da operatori biologici coinvolti nella produzione primaria con la partecipazione di almeno un operatore coinvolto nella preparazione e nella distribuzione di prodotti agricoli ed agroalimentari biologici;
  • gli operatori biologici coinvolti nella produzione primaria presenti nel raggruppamento dovranno essere in numero maggioritario, e dovranno avere nel complesso sede operativa in almeno cinque regioni e/o province autonome;
  • i soggetti del raggruppamento dovranno avere interessi comuni nella commercializzazione di uno o più prodotti della filiera biologica.

I finanziamenti per i progetti a carattere locale, invece, possono essere richiesti dai distretti biologici/biodistretti, come definiti dall’art. 13 della legge 23-2022 sulla produzione con metodo biologico, riconosciuti dalle regioni e dalle province autonome di competenza alla data di apertura dei bandi.

Prevista flessibilità nell’assegnazione delle risorse, qualora in una delle due categorie di progetti (nazionale o locale) non venissero presentate domande di contributo tali da esaurire i fondi disponbili, insieme alla possibilità di stanziare ulteriori finanziamenti qualora le istanze presentate eccedessero le disponibilità previste.

L’intensità delle agevolazioni è stabilita nei singoli provvedimenti di emanazione dei bandi, nel rispetto delle percentuali massime di aiuto previste dagli articoli 21, 22 e 24 del regolamento (UE) n. 702/2014. In ogni caso, l’intensità di aiuto non può superare il 100% dei costi ammissibili e gli aiuti per servizi di consulenza deve rispettare il massimale di 1.500 per consulenza.

Gli aiuti possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, compresi gli aiuti de minimis, nella misura in cui riguardino costi ammissibili individuabili diversi. Il cumulo in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, è ammesso purché non porti al superamento dell’intensità di aiuto (o l’entità dell’aiuto) stabilita per ciascun tipo di aiuto.

Consulta il Decreto 14 ottobre 2022 – Gazzetta ufficiale del 16 dicembre 2022

Il primo bando per le associazioni biologiche

Il bando finanzia progetti di carattere nazionale, individuati come tali in quanto distribuiti sul territorio di cinque o più regioni e/o province autonome, aventi ricadute in ambito nazionale e con costi ammissibili riconducibili ad una sola regione non superiori al 50% del totale.

Le domande di contributo possono essere presentate dalle associazioni biologiche, mentre i beneficiari finali dei progetti sono le PMI biologiche e quelle in conversione operanti nella produzione agricola primaria o nella trasformazione e/o commercializzazione di prodotti agricoli.

Tre le tipologie di intervento finanziabili dal bando:

  • Iniziative per il trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 21 del regolamento (UE) n. 702/2014), in cui rientrano azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze (come corsi di formazione, seminari e coaching), azioni di informazione, scambi interaziendali di breve durata e visite di aziende agricole
  • Iniziative per servizi di consulenza per l’agricoltura biologica (art. 22 del regolamento (UE) n. 702/2014), volte a supportare le aziende agricole attive nella produzione primaria e i giovani agricoltori attraverso servizi di consulenza mirati all’avvio del processo di passaggio alla produzione biologica, alla fase di conversione, al miglioramento della produzione biologica sia in termini di prestazioni economiche che ambientali
  • Iniziative promozionali a favore dei prodotti agricoli biologici (art. 24 del regolamento (UE) n. 702/2014), dirette a garantire la promozione e a sostenere lo sviluppo dei prodotti biologici attraverso l’organizzazione e la partecipazione a concorsi, fiere ed esposizioni dedicate ai temi dell’agricoltura biologica e mediante pubblicazioni destinate a sensibilizzare il grande pubblico in merito ai prodotti agricoli biologici.

I progetti, di importo complessivo compreso tra un minimo di 100mila euro e un massimo di 500mila euro, potranno essere finanziati fino al 100% delle spese nei limiti delle risorse disponibili.

Le domande di accesso alle agevolazioni possono essere inviate via PEC al Masaf entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, avvenuta il 27 marzo, quindi entro il 26 aprile 2023.

Fasi: FASI

Potrebbe interessarti anche...