Vuoi conoscere la canapa?

Martedì 26 luglio 2022 presso l’azienda sperimentale del CREA Agricoltura e Ambiente “M. E. Venezian Scarascia” di Rutigliano (BA).

Il CREA Agricoltura e Ambiente di Bari, ha organizzato nell’ambito del Progetto PON UNIHEMP, una giornata tecnico-scientifica-divulgativa dedicata alla canapa, dove si è dedicato un programma informativo dal tema Utilizzo di biomassa da canapa industriale per la produzione di energia e nuovi biochemicals.

Hanno partecipato all’evento responsabili e referenti scientifici del Crea e il vicepresidente di Federcanapa, Rachele Invernizzi

Nel video un’intervista alla dott.ssa Laura D’Andrea (CREA Agricoltura e Ambiente, sede di Bari) e al vice presidente di Federcanapa Rachele Invernizzi

Intervista a Rachele Invernizzi, Vicepresidente Federcanapa

D – Siamo qui con Rachele Invernizzi di Federcanapa sono gli utilizzi della Canapa 

R – Gli utilizzi sono veramente infiniti, a seconda della parte della pianta perché si può realizzare la bacchetta con cui si fanno dei materiali che si chiamano fibre canapulo materie prime per l’industria di carta bioplastiche lettiere per animali e tantissime altre che non sto ad elencare, ma sono tante. Poi c’è tutta la parte apicale che se raccogli il fiore c’è un ambito di applicazione che afferisce ai settori della cosmetica, della medicina e della nutraceutica.

Se la canapa la lasciamo andare a frutto per cui abbiamo il seme che serve prima di tutto per alimentazione umana con delle caratteristiche nutraceutiche importanti e dopodiché può andare bene come mangimi per gli animali ed anche a loro fa molto bene perché ricchissima di proteine, ma anche di Omega 3 e 6: è, quindi un alimento completo. Infine abbiamo  le radici ultima anche loro sono state studiate e utilizzate, soprattutto in medicina ed in nutraceutica. Poi ci sono le foglie e anche queste vengono usate per fare tisane, per fare comunque profumi. 

D – Che mercato c’è?

R – I mercati sono enormi. C’è pochissima produzione rispetto a quella che può essere la domanda. Dieci anni fa c’era molto meno interesse per cui molto meno mercato; oggi i mercati crescono moltissimo chiaramente a seconda della parte della pianta ci sono dinamiche e condizioni di mercato differenti. Per quanto riguarda la paglia sicuramente la la bioplastica e tutta la parte di bioedilizia. Abbiamo bisogno di materiali nuovi, di materiali che siano sostenibili. Per quanto riguarda il mercato del seme è in forte ascesa, perché si amplia la platea dei consumatori vegani e vegetariani. C’è adesso questa enorme crescita della carne fatta coi semi di canapa per cui lì ci sono richieste di numeri enormi per cui c’è un buon mercato e crescente anche in questo. Per non parlare delle cime,  ovvero le parti profumate e dalla valenza medica, se vogliamo. Perché parlo di medicina? Perchè anche se parliamo di varietà industriali (per cui non ci sono dentro cannabinoidi stupefacenti) però anche quelli non stupefacenti  (cbd-cbg, ci sono già ne sono un sacco) che fanno bene alla salute, per cui ogni ognuna di queste molecole può curare qualcosa è tutta senza effetti collaterali per cui è molto molto interessante il mercato della pianta di canapa tutta. 

D – Che tipi di investimenti si stanno facendo nella filiera della Canapa? 

R – Purtroppo ancora troppo pochi… ma abbiamo bisogno di impianti di trasformazione per paglia, avremmo bisogno di impianti di trasformazione per il seme. Ma per fare grandi quantità ci sono delle mancanze: purtroppo abbiamo solo pochi produttori, sicuramente coraggiosi, che sono delle aziende che producono per se stesse e c’è una richiesta di seme infinita per cui avevamo bisogno invece di filiere organizzate che producano proprio granella da vendere insieme a prodotto tal quale. Purtroppo il governo non ci sente dovrebbero invece, come hanno fatto in tanti paesi dell’Est, mettere soldi per far crescere la filiera. Se gli agricoltori non hanno chi compra il prodotto non producono, per cui siamo di fronte ad una dinamica del gatto che si morde la coda: avremmo bisogno di impianti per creare le filiere e per poter andare avanti molto velocemente, come sta accadendo in tutto il resto del mondo dove il comparto sta crescendo anche grazoe a grossi investimenti. Ma sono sicura che il momento è questo. Federcanapa è ben contenta di spiegare a tutti quanti che cosa si può fare con la canapa come business puramente economico. Intanto ci siamo noi che facciamo il lavoro di agricoltori e di prima trasformazione. Se non abbiamo pronte le filiere con gli impianti di trasformazione l’agricoltura aspetta e sta a guardare 

Noi siamo arrivati come South Temp a Crispiano a fare 600 ha nel 2019 poi chiaramente avendo avuto problemi con gli impianti meccanici ci siamo fermati, ma abbiamo avuto una risposta ottima per cui io sono certissima che domani posso partire con 500 ha solo in Puglia e farli con la convinzione che gli agricoltori ci vengano dietro L’importante è fare contratti e poter assicurare di comprare e ritirare il materiale.

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