VINO: sfide e sostegni

Il settore vitivinicolo europeo rappresenta uno dei pilastri della politica agricola comune (PAC) e un’eccellenza produttiva dell’Unione Europea. Con oltre 160 milioni di ettolitri annui, l’UE mantiene il primato mondiale, coprendo il 45% delle superfici viticole globali, il 63% della produzione e il 48% del consumo di vino. Italia, Francia e Spagna rappresentano quasi la metà della produzione mondiale. La viticoltura coinvolge 3,2 milioni di ettari e 2,5 milioni di aziende, generando oltre 3 milioni di posti di lavoro diretti e numerosi impieghi lungo la filiera.
Oltre al valore economico, il vino è parte del patrimonio culturale e paesaggistico europeo, promuovendo il turismo enogastronomico e le tradizioni locali. Tuttavia, il settore affronta oggi sfide crescenti: concorrenza internazionale, volatilità dei mercati, normative più stringenti, cambiamenti climatici e necessità di sostenibilità e trasparenza verso i consumatori. Inoltre, l’introduzione di etichettature divergenti, come il caso irlandese, rischia di penalizzare il vino e minare la competitività nel mercato unico.
Consapevole di tali difficoltà, l’Unione Europea continua a sostenere il settore. Le Organizzazioni comuni di mercato (OCM) regolano commercializzazione, etichettatura, promozione e protezione delle indicazioni geografiche. Il regolamento UE del 2024 ha rafforzato la tutela di oltre 1.610 vini certificati, di cui un terzo italiani.
L’Italia, con 49,7 milioni di ettolitri nel 2024, è il primo produttore ed esportatore mondiale, con un saldo attivo nell’export superiore ai 7 miliardi di euro. Il settore sostiene l’economia delle aree rurali fragili ed è un simbolo del “Made in Italy”.

Per affrontare le difficoltà attuali, la Commissione Europea proporrà a breve, forse già a marzo, misure specifiche per il settore vitivinicolo. Il commissario europeo per l’agricoltura, Christophe Hansen, ha sottolineato l’urgenza di fornire risposte rapide. Parallelamente, l’UE ha avviato iniziative per rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento e contrastare le pratiche commerciali sleali, attraverso la riforma dell’OCM e nuove norme.
Questo impegno conferma la volontà di sostenere il settore, garantendo competitività, tutela dei consumatori e rispetto delle specificità territoriali. Il dialogo tra istituzioni europee, governi e operatori sarà essenziale per trasformare le sfide in opportunità di crescita e valorizzazione del vino europeo.