Uvapulia, in campo con il futuro varietale

Il gruppo operativo del progetto UVAPULIA, porta avanti il progetto continuando con le attività di comunicazione e divulgazione.

Il 22 settembre il gruppo si è riunito presso Masseria Torre Catena, a Polignano a Mare, organizzando due visite in campo, un evento formativo ed un panel test.

Le visite in campo sono state un’occasione di approfondimento con la Prof.ssa Laura De Palma, docente dell’Università di Foggia e con il dott. Agronomo Antonio Carlomagno di Ag Coop.

La prima visita nel Campo Sperimentale GRAPE&GRAPE GROUP c/o AZ.AGR.SANTA CANDIDA ha avuto come focus lo studio e le analisi delle performance di Apulia, Luisa e Fiammetta, varietà già diffuse sul territorio, e le possibili nuove Cultivar Apirene Pugliesi.

Il campo ad oggi ospita circa una ventina di filari con altrettante cultivar/selezioni del progetto, per il resto troviamo alcune plantule di nuove selezioni, risultate interessanti negli ultimi anni di valutazione. Il campo a pieno regime potrà arrivare ad ospitare circa 2500 piante, mentre lo spazio ancora libero, è stato appositamente lasciato vuoto perché sarà presto occupato dalle centinaia di nuovi semenzali, grazie alla collaborazione del gruppo con lo spin off dell’università di Catania.

“Partecipare a questo evento oggi ed essere in questo campo, rappresenta il modo più concreto per far capire, vedere e toccare con mano cosa significa fare ricerca e soprattutto su cosa si stanno concentrando gli studi e le rilevazioni di Uvapulia” ha dichiarato l’Agronomo Carlomagno.

Nella seconda visita si è dato un approfondimento sulla valore e l’importanza dei PORTAINNESTI UTILIZZATI SUI NUOVI VITIGNI APIRENI PUGLIESI. Si è osservato il risultato delle piante gestite in maniera naturale, in un impianto sotto rete. Parlare di sostenibilità ambientale per questa filiera passa anche per una ricerca di quei portainnesti che potrebbero mettere queste varietà e nuove selezioni, nelle condizioni di performare meglio in campo tanto contro i patogeni, dimostrando una migliore resistenza e tenuta alle malattie più diffuse, quanto una risposta in termini di riduzione di risorse idriche da dedicare a ciascuna pianta.

L’evento formativo si è aperto con i saluti del Presidente di Grape&Grape Group, Massimiliano Del Core e di Alberto Mastrangelo, Executive Manager del gruppo che con una breve introduzione hanno messo in luce la attuale situazione campagna uva, una situazione non semplice sia sul fronte mercati, dove i consumi sono incerti, sia sulla complessa e vasta offerta varietale.

“L’intero comparto deve fermarsi a riflettere per poter poi condividere e programmare, solo così criticità come queste possono essere affrontate” ha sottolineato il presidente Del Core.

Alberto Mastrangelo che, facendo eco a quanto già anticipato nel campo sperimentale, ha ricordato come le varietà apirene analizzate da Grape&Grape Group e approfondite nel progetto Uvapulia, siano frutto di almeno 7-10 anni di osservazioni, valutazioni e selezioni, che hanno portato alla registrazione di 5 varietà: Apulia (Bloom®), Luisa (Stella®), Fiammetta (Iris®), GGGB01S (Musa®) e GGGR01A (Aisha®), più altre selezioni che sono ancora in fase di valutazione.

“Uvapulia avvalendosi di un partenariato composito e dalle competenze complementari avrà l’onere e l’onore, non solo di fornire alla filiera dell’uva da tavola i risultati della ricerca varietale, ma di mettere a punto delle linee guida di coltivazione sulle cultivar analizzate nel progetto, in modo che il produttore intenzionato a piantarle, sin dal principio possa avere dei riferimenti chiari su cui impostare, in maniera ottimale, l’allevamento del suo vigneto per ottenere dei risultati tanto quantitativi, quanto qualitativi in linea con le esigenze agronomiche della cultivar e commerciali da parte del mercato” ha concluso, Executive Manager Mastrangelo.

L’evento formativo si è concluso con l’intervento della Prof.ssa Laura De Palma, docente dell’università di Foggia ma anche responsabile tecnico scientifico del progetto Uvapulia, che ha presentato ai produttori e agli operatori del settore presenti in sala un elaborato sui parametri qualitativi dell’uva da tavola (un focus importante per la produzione e consumo) su: forme, dimensioni, tenuta e spessore della buccia e gli aromi delle nuove cultivar.

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