Uva da tavola

Uva da tavola: cosa sta accadendo nei paesi competitor?

Tutto è pronto: è iniziato il count-down per l’avvio della stagione di raccolta dell’uva da tavola in Puglia con le varietà Black Magic e Victoria. Per i produttori nostrani non ci sarà un avvio “tranquillo” visto ciò che sta accadendo in Sicilia, laddove è entrata nel vivo, ormai da qualche settimana la raccolta, con prezzi all’origine inferiori alle quotazioni dell’anno scorso, con costi di produzione più che triplicati per i motivi che ormai anche le pietre conoscono. Nell’isola, tuttavia, pare che siano scontenti e malumori per la presenza di prodotto egiziano sul mercato che sta incidendo, non poco, sulle dinamiche di compravendita, anche se le difficoltà di trasporto in Africa depotenziano la minaccia.

Il mercato internazionale sta diventando sempre più affollato di competitor, con paesi emergenti come il Libano che si stanno affiancando all’Egitto, al Perù ed al Cile. Per l’Italia il principale competitor rimane la penisola iberica. In Spagna, così come in Sicilia, la raccolta è partita con un lieve ritardo a causa delle condizioni climatiche avverse nel periodo di fioritura con temperature basse che hanno inciso sul processo di maturazione del prodotto. Pare che la qualità e le rese non siano state compromesse e ci sia solo uno scostamento temporale della stagione di raccolta. 

Per capire la pressione che paesi esportatori come Cile e Perù stanno innescando su paesi storicamente produttori, basti pensare a ciò che sta avvenendo in Sudafrica, laddove la superficie utilizzata a coltivazione di uva da tavola sta sensibilmente diminuendo: in 2 anni si è passati da 21.798 ettari nel 2019/20 a 20.564 ettari. Questo perché sta aumentando in maniera importante l’import, quasi del 5% in più rispetto ai dodici mesi precedenti.

Su scala globale diciamo che la produzione “tiene” in ogni continente sia in Africa che in Asia (Cina) che in America (del Nord e del Sud). Ciò che cambia è il ritorno al comparto produttivo, condizionato dai costi di produzione ma, soprattutto, dai problemi di logistica. Siamo stati i primi a scriverne su questa testata, anticipando altre più illustri testate: il costo di noleggio di un container ormai è diventato insostenibile, triplicandosi nell’arco di un non niente.  I problemi logistici stanno interessando tanto la Cina quanto gli Stati Uniti, con le regioni africane in netta difficoltà.

In Europa i problemi logistici non sono una priorità, almeno per il momento. I nostri produttori in questa fase sono concentrati sia ad organizzare le attività di raccolta che a difendere il prodotto: in Puglia la settimana scorsa, in piena siccita, ci si stava adoperando con interventi difensivi del raccolto con azioni notturne di irrigazione importanti per contrastare evapotraspirazione. In questo numero di Foglie Tv rifletteremo, invece, sulla questione manodopera, facendo una riflessione più ampia rispetto al reddito di cittadinanza. Intanto focalizziamo la nostra attenzione in Sicilia, interpretando i feedback che giungono da uno dei più importanti player nazionali, l’azienda dei fratelli Vita.

A cura della Redazione di Foglie TV

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