Uncai è pronta ad azioni decise contro gli insensati rincari del carburante
Un comitato d’affari specula sull’energia, sul prezzo dei combustibili e miseramente anche sulla guerra in Ucraina. L’Antitrust batta un colpo. Uncai è pronta ad azioni Un comitato d’affari specula sull’energia, sul prezzo dei combustibili e miseramente anche sulla guerra in Ucraina. L’Antitrust batta un colpo. Uncai è pronta ad azioni decise contro gli insensati rincari del carburante. Il costo del petrolio al barile si attesta sugli 80 euro al barile. Due anni fa questo stesso valore si traduceva in un prezzo del gasolio agricolo agevolato inferiore all’euro al litro, anziché gli attuali 1,35-1,40 euro. I silenzi della politica la rende complice di una evidente speculazione, finalizzata a ripianare qualche bilancio privato e pubblico e non alla fine del conflitto e dell’occupazione in Ucraina”, afferma il presidente di Uncai Aproniano Tassinari.
Parlare di preoccupazione del mondo agricolo è riduttivo. La situazione è gravissima e il settore agromeccanico si dice pronto a dichiarare lo stato di agitazione. L’ignavia della politica agricola, capace solo di interventi spot contraddistinti da incompetenza, se non malafede, ha fatto precipitare la situazione. Il prezzo raggiunto dal gasolio agricolo consiglia molte aziende agricole a non raccogliere, per esempio, il mais e la soia. Il primo perché presenta livelli troppo alti di micotossine, la seconda perché i titoli proteici sono molto bassi. A rischio anche la vendemmia e la raccolta di ortaggi. Per ragioni di convenienza economica gli agricoltori sono liberi di non raccogliere e lasciare il prodotto in campo; tuttavia il contoterzista ha già anticipato tutte le spese, in attesa di essere pagato a fine anno, quando l’agricoltore piazza il prodotto. “Quest’anno però il prodotto non c’è, ma ci sono le rate, altissime, di trince e trebbie sulle spalle dei contoterzisti e le decine di migliaia di euro per il carburante e per i permessi di circolazione già spesi”, prosegue il presidente Uncai facendosi portavoce di contoterzisti di tutta Italia. “La risposta della politica dovrebbe essere subito un tetto massimo del gasolio agricolo sotto l’euro al litro”.
Per legge esiste un gasolio agricolo agevolato e su questo occorre fare i conti, al momento delle semine e dei raccolti, ma anche quando si scrivono leggi e si prendono decisioni. Il gasolio agricolo agevolato nasce per garantire sostenibilità economica alle lavorazioni agromeccaniche. Tale necessità non scompare dimenticandosene o cercando aggiustamenti creativi come un credito d’imposta o vagheggiando motorizzazioni e combustibili green di là a venire. Lasciata a se stessa o in mano agli speculatori e ai loro complici dentro e fuori il Palazzo, l’emergenza economica andrà solo peggiorando di giorno in giorno, senza tener conto dell’esito delle elezioni e dell’insediamento, comunque tardivo, di un nuovo Governo”, conclude il presidente Tassinari.
Fonte: UNCAI