Ulivi, Intrecci di Puglia: Regione e Città dell’Olio presentano lo spot

 È stato presentato nella sede dell’Assessorato regionale Agricoltura, il video “Intrecci di Puglia”, prodotto dal Coordinamento regionale delle Città dell’Olio della Puglia e realizzato dal regista barese Alessandro Piva, con il sostegno della Regione Puglia.

Lo spot offre allo spettatore la suggestiva esperienza virtuale di correre e sorvolare tra le distese di terra rossa e gli uliveti, tipici del paesaggio pugliese, lambendo tratti di costa di mare cristallino e filari di muretti a secco, per poi finire lì dove si raccoglie e produce l’oro verde di Puglia, l’olio extra vergine d’oliva.

“Un esempio – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura – di come l’arte, la musica e, in questo caso specifico, il cinema possono essere straordinari strumenti per valorizzare e promuovere la nostra Regione e un settore, quello della olivicoltura, che è tratto peculiare della nostra storia ed economia. Siamo la prima regione in Italia per produzione olearia, per qualità ed eccellenza. Purtroppo, però, siamo anche la regione che ha subìto la Xylella, che ancora avanza, senza alcuna evidenza scientifica per arrestarla. Ma sta alla responsabilità di ogni proprietario e agricoltore attuare le buone pratiche, di arare, di potare, di tenere puliti i terreni, avendo visto con i miei occhi purtroppo che qualcuno continua a disattendere questa buona pratica. Ed è un errore madornale anche rispetto agli sforzi e alla passione di tutto un sistema agricolo che promuove la bellezza della nostra terra. Proprio come la Città dell’Olio che con questo spot ha fatto un investimento importante che merita il nostro rispetto, come cittadini attivi e poi come istituzioni. Gli Ulivi sono patrimonio di tutti, sono economia e paesaggio da difendere. Ringrazio il coordinamento pugliese di Città dell’olio, il regista Piva, per questo piccolo ma grande dono reso a ciascuno di noi”.

Ringraziando l’associazione Città dell’Olio, il presidente della IV Commissione consiliare della Regione Puglia, intervenuto alla conferenza stampa, si è complimentato, altresì, con il regista Piva definendolo “talento della nostra terra che come sempre è stato in grado di raccontare per immagini l’autenticità delle persone valorizzando uno dei fiori all’occhiello della nostra terra: l’olio pugliese. La Regione infatti è a lavoro per promuovere una legge sull’oleoturismo. Grazie a questa iniziativa, gli operatori del settore potranno proporre un’offerta turistica legata proprio all’olio, con percorsi dedicati ed esperienze eccellenti, per il palato e non solo”.

“Il protocollo d’intesa con la Regione Puglia ha prodotto i suoi risultati – ha tenuto a sottolineare il coordinatore regionale Città dell’Olio Puglia, Cesareo Troia – nello specifico ha permesso la partecipazione a Trieste olio capitale delle città dell’olio pugliesi e la produzione di un video promozionale del territorio olivetato pugliese. L’obiettivo che Città dell’Olio si propone è quello di associare l’olio fortemente identitario al paesaggio unico nel suo genere come elemento attrattivo e distintivo. Oleoturismo, carta degli olii e paesaggio insieme all’olio rappresentano la nuova sfida”.

 “E’ una cavalcata nel paesaggio ulivetato pugliese – ha raccontato Alessandro Piva -. Mi sono divertito a scoprire dei paesaggi nuovi, ad andare in posti che amavo, per raccontare una sorta di suite musicale umana. Il fondamentale intreccio di questa regione con i suoi ulivi. Mi sono ispirato da quello che già sapevo di queste piante che amo molto e anche da Esther Williams, una famosa ballerina cantante e danzatrice che con le sue coreografie ha fatto sognare tante persone negli anni 50. Mi sono ispirato a quelle geometrie perché anche gli ulivi nelle loro distese in tanti paesaggi diversi hanno la stessa potenza. Quando si parla di Puglia per me è scattato ormai da tempo una sorta di richiamo della foresta. Sono molto felice di tornare a lavorare in Puglia volta in questa opportunità datami da Città dell’olio per me è stata una grande occasione di parlare questa volta non di mare ma di terra”.

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