Sagra della ciliegia: alla ricerca della protagonista

Confagricoltura dice “Ciliegia pugliese, produzione ai minimi storici, il clima mette in ginocchio il comparto.”
La campagna cerasicola 2025 sta per concludersi, nei paesi vocati e nella capitale si sono svolte le storiche sagre, ma la protagonista oggi è diventata una mera comparsa, resta il nome ma quasi la vediamo solo sulle locandine e nelle immagini perché la produzione quest’anno è stata scarsa per i più fortunati.
“Due gelate notturne in fase di crescita delle gemme, otto giorni di pioggia in fase di fioritura, l’avvicendarsi di forti venti di scirocco e maestrale durante la fase di crescita e maturazione del frutto, hanno falcidiato la produzione nelle zone della Puglia storicamente più vocate, arrivando a portarla largamente al di sotto della soglia minima per la sostenibilità economica degli agricoltori”, queste le parole di Massimiliano Del Core, presidente di Confagricoltura Bari-BAT, e continua “Si sono registrate rese produttive paradossali, in alcuni casi anche al di sotto dei 5 ql ad ettaro. Per gli agricoltori è antieconomico persino raccogliere. Di contro il consumo nelle grandi città italiane ed all’estero non decolla a causa dei prezzi evidentemente alti e della inevitabile discontinuità nelle forniture”.
“Bisogna prendere atto una volta per tutte – continua Del Core – che la situazione attuale del comparto non consente alle oltre 7000 aziende agricole di produzione di ciliegie attive nella nostra regione di andare avanti, se non attraverso la capacità di reazione di tutta la filiera, supportata dalle organizzazioni agricole come la nostra e dalle istituzioni regionali. Una capacità di reazione che passa per la spinta all’aggregazione, visto che la dimensione media delle aziende cerasicole pugliesi è meno di 2 ettari, e si fonda su investimenti per l’innovazione di varietà e nuovi impianti. La straordinaria qualità e riconoscibilità della nostra ciliegia Ferrovia, va affiancata con le performance di nuove varietà che esprimono il proprio potenziale produttivo e di apprezzabilità dei mercati in epoche diverse. Migliorare e destagionalizzare l’offerta e proteggersi dagli effetti negativi del cambiamento climatico in corso, con sistemi di protezione attiva, reti antigrandine e teli protettivi, costituiscono le priorità da incentivare e le occasioni da cogliere immediatamente.”
I sistemi di protezione sopra citati sono stati gli strumenti che hanno salvato il raccolto ed il guadagno di quei pochi produttori che hanno avuto la possibilità economica e la visione di adottarli, per questo sottolinea Del Core “È necessario sostenere i produttori di ciliegie a credere ancora nel loro lavoro ed a investire nell’attività con coraggio e caparbietà, stimolando un processo di valorizzazione del sistema delle OP, e consolidamento di una vera e propria filiera commerciale con gli operatori che distribuiscono sul mercato il prodotto. E’ importante inoltre che possano beneficiare delle opportunità e delle agevolazioni che, anche grazie all’azione di Confagricoltura Bari-Bat, sono state messe loro a disposizione, come Contratti di Filiera Nazionali e Bandi Regionali CSR. Su questi ultimi, in particolare, ormai in corso di pubblicazione, rileviamo una dotazione di risorse a favore delle agevolazioni finanziarie per gli investimenti del comparto delle ciliegie pugliesi non del tutto adeguata all’importanza del settore, ma auspichiamo possa essere aumentata più avanti. La sopravvivenza della cerasicoltura pugliese, a cui sono legate intere comunità, vive un momento decisivo per il suo futuro e merita la massima attenzione istituzionale e del territorio. Per Confagricoltura il comparto rappresenta una risorsa fondamentale per il territorio delle due province e dunque deve essere sostenuto e orientato in un importante processo di cambiamento”.
Articolo a cura di Francesca Galizia