Quali modifiche chiede il settore Bio per la nuova PAC?

Nei giorni scorsi il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli, in audizione con le Commissioni riunite agricoltura di Senato e Camera, riferendosi al percorso di attuazione del Pnrr e alla definizione del Piano strategico nazionale nell’ambito della nuova Pac, ha affermato che «Saremo senz’altro in grado di consegnare nei tempi a Bruxelles, entro il 31 dicembre, il nostro Piano strategico, avendo accelerato molto in questa ultima fase».
Si tratta, come si sa, del documento centrale per l’attuazione della nuova Pac che fissa i target, stabilisce gli interventi e assegna le risorse.
E proprio sui contenuti del Piano nazionale ha preso nuovamente posizione il mondo del biologico: «Un Piano strategico nazionale del tutto inadeguato». Questo il giudizio negativo che ha spinto FederBio e Aiab a scrivere al ministro Patuanelli, al sottosegretario Francesco Battistoni, agli assessori regionali dell’agricoltura e alle principali organizzazioni di rappresentanza agricola italiane.
Il punto evidenziato nella comunicazione è che, sebbene «il biologico sia centrale per il contrasto al cambiamento climatico, per la tutela dell’ambiente e della biodiversità e sia l’unico sistema regolamentato a livello europeo che certifica la sostenibilità dei processi agricoli, la bozza del Psn non gli riconosce adeguata importanza relegandolo di fatto a solo 1 dei 9 obiettivi specificati».
In concreto, Aiab e FederBio chiedono di puntare al raggiungimento del 30% di SAU biologica entro il 2027, obiettivo realizzabile destinando ai sistemi biologici almeno il doppio delle risorse rispetto alla programmazione precedente. Per questo occorre stanziare complessivamente 900 milioni di euro sia attraverso un ecoschema per il biologico nel primo pilastro della Pac, sia attraverso le misure agro-climatico-ambientali dello Sviluppo rurale di competenza delle Regioni.
«Il biologico deve entrare in modo trasversale nel Psn, oltre che per i benefici ambientali del metodo di produzione anche per i riscontri economici e di mercato che offre alle aziende» affermano le due organizzazioni.