Pollin-Actor – Insieme per la salvaguardia degli ecosistemi agricoli

Gli impollinatori contribuiscono alla produzione del 75% delle colture alimentari e aumentano resa e qualità del prodotto.

Le colture interessate includono frutta e verdura, essenziali per la dieta e l’alimentazione umana, essendo fonte di vitamine e minerali. Tra le colture più esigenti troviamo ad esempio melo, pomodoro, ciliegio, pesco, melone, fragola, girasole e colza la cui resa può aumentare anche del 96% grazie all’impollinazione zoofila. Tra gli insetti impollinatori, il più conosciuto e studiato è sicuramente l’Ape da miele (Apis mellifera). Esiste una pletora di insetti, moltissimi poco conosciuti, che offrono il loro contributo.

Quale azioni possiamo introdurre nella nostra vita quotidiana per ricostruire o mantenere un habitat che permetta ai nostri amici impollinatori di continuare con il loro prezioso contributo alla biodiversità?

Pollin-Actor è un progetto scientifico che vuole rispondere a questa domanda con dati oggettivi e comprovati dalla ricerca. Ricercatori, professionisti e volontari collaboreranno insieme contaminando ogni partecipante al gruppo.

https://www.youtube.com/watch?v=sdiTssFg6lQ

L’obiettivo

  • Quantificare l’apporto degli impollinatori domestici e selvatici alla produzione delle ciliegie negli ecosistemi agricoli pugliesi;
  • Censire le specie più importanti di impollinatori del ciliegio in Puglia;
  • Quantificare lo stato del servizio di impollinazione;
  • Valutare l’efficacia dell’introduzione di alveari in campo al fine di aumentare il servizio di impollinazione;
  • Individuare i fattori che influenzano (pros & cons) la presenza di impollinatori nei ciliegeti.

Il progetto PollinActor mira alla definizione di un protocollo replicabile per monitorare nel tempo lo stato di salute degli impollinatori tutti e non solo delle api da miele. Per “replicabile” si intende un modello che può essere ripetuto in diversi luoghi, su diverse colture e in diversi periodi senza essere rivoluzionato e solo apportando piccole modifiche in relazione al luogo e alla coltura.

In Italia, la ricerca su questo fronte è ancora limitata, come limitata è la nostra conoscenza circa l’attuale stato degli impollinatori (tutti) nel nostro territorio. Non abbiamo ancora delle liste complete sulla loro presenza, né sappiamo come possono influenzare molte delle nostre colture. Questioni assai importanti, specie per la produzione agricola nazionale e del Sud Italia.

Perché le ciliegie?

Il primo obiettivo sarà conoscere gli impollinatori presenti nei nostri ecosistemi e capire quali sono quelli importanti per la produzione agricola. Nello specifico, abbiamo deciso di focalizzarci sulle ciliegie. Questo si deve sostanzialmente a due motivi.

Innanzitutto, perché ai fini di una ricerca migliore è fondamentale concentrarsi inizialmente su una coltura specifica per poi gradualmente allargare il campo di indagine.

Secondo, perché il ruolo della cerasicoltura in Puglia è importantissimo. In base agli ultimi dati Coldiretti, la Puglia detiene il primato per la produzione di ciliegie in Italia, contribuendo per il 39,8% sul totale nazionale con una superficie coltivata di circa ventimila ettari. Inoltre, da alcuni studi condotti in Nord Europa ed Europa centrale sappiamo che gli impollinatori hanno un’influenza sulla coltura, sebbene non sia ancora del tutto chiaro l’impatto sulla produzione, né la loro importanza nei nostri ecosistemi e per le diverse varietà locali.

In tal senso, l’obiettivo è censire le specie di impollinatori che visitano i ciliegi. Perché, è bene sottolinearlo ancora , quando si parla di impollinatori non si deve pensare solo all’ape da miele, ma alle decine di migliaia di specie di impollinatori selvatici che abitano i nostri ecosistemi agricoli e che favoriscono l’impollinazione di decine di colture oltre a piante spontanee di notevole valore per la biodiversità.

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