Pessl Instruments lancia METOS STREMO: il nuovo dispositivo per il monitoraggio in tempo reale dello stress delle piante arriverà presto anche in Puglia

Una nuova era nell’agricoltura smart: con METOS STREMO è possibile ascoltare direttamente ciò che le tue piante ti stanno dicendo e trasformare i loro bisogni in dati in tempo reale, che permettono di monitorare lo stress delle colture e intervenire prima che sia troppo tardi.
Pessl Instruments, leader globale nell’ambito dell’agricoltura di precisione e delle soluzioni per lo smart farming, annuncia il lancio di METOS STREMO, il primo sistema permanente, accessibile e in tempo reale per il monitoraggio dello stress delle piante. Con questa innovazione, METOS by Pessl Instruments ridefinisce l’approccio alla gestione della salute delle colture.
«Vent’anni fa abbiamo introdotto FieldClimate, la prima piattaforma IoT per l’agricoltura, capace di raccogliere e interpretare dati provenienti da sensori, stazioni meteorologiche e altre fonti sul campo. Con l’evoluzione tecnologica e la comunicazione in tempo reale tra i dispositivi, ci siamo posti una nuova domanda: se le macchine possono parlarsi, perché non le piante? – racconta Gottfried Pessl, fondatore e CEO di Pessl Instruments – Naturalmente, le piante non parlano usando le parole, ma ciò non ci ha impedito di provare a interpretare i loro bisogni. Abbiamo compreso che le loro risposte fisiologiche sono veri e propri segnali. Con METOS STREMO, abbiamo creato un sistema capace di ascoltare questi segnali e trasformarli in dati utili per i coltivatori. Non si tratta di fantascienza, ma di scienza applicabile».
Da oltre 10 anni, METOS Italia è attiva in Puglia, regione pilastro dell’agricoltura italiana. Le soluzioni METOS® sono utilizzate già su una vasta gamma di colture, tra cui uva da tavola, agrumeti, ciliegeti, drupacee, uliveti, vigneti e ortaggi. Disporre di dati in tempo reale dal campo è essenziale per monitorare lo stato di salute delle piante e permettere alle aziende agricole di intervenire tempestivamente. In un contesto come quello pugliese, dove gli agricoltori devono affrontare sfide sempre più complesse, come i prolungati periodi di siccità, l’accesso immediato a informazioni affidabili fa la differenza nella gestione quotidiana e nella salvaguardia delle colture.
METOS STREMO si compone di due sensori FylloClip, dispositivi ultraleggeri che si applicano direttamente sulle foglie per monitorare la traspirazione fogliare, uno dei primi indicatori di stress nelle piante. Integrando questi dati con la temperatura dell’aria, l’umidità relativa e il deficit di pressione di vapore (VPD), il sistema interpreta le risposte fisiologiche della pianta e fornisce indicazioni chiare e immediate.
Dallo stress da calore nelle fasi iniziali a una irrigazione non ottimale, il sistema consente di agire tempestivamente. Allarmi diretti e visualizzazioni delle tendenze sono accessibili attraverso la piattaforma web FieldClimate, già utilizzata da migliaia di professionisti in tutto il mondo.
Con dati trasmessi direttamente dalla pianta allo smartphone dell’utente, METOS STREMO permette agli agricoltori di adottare un approccio proattivo nella gestione della salute delle colture. Non si tratta più di reagire allo stress, ma di anticiparlo e intervenire prima che si trasformi in un danno.
METOS STREMO non sostituisce il monitoraggio ambientale, ma ne rappresenta il naturale completamento. Integrato pienamente nell’ecosistema METOS, lavora in sinergia con stazioni meteorologiche, sensori di umidità del suolo, monitoraggio automatico dello sviluppo dei frutti, monitoraggio in tempo reale dei nutrienti e della pressione dei parassiti, e molto altro. FieldClimate si interfaccia tramite API con oltre 100 strumenti e piattaforme di gestione agricola e di automazione, tra cui FieldNet by Lindsay, WiseConn, Netafim e Talgil.
«Con METOS STREMO stiamo gettando le basi per una nuova era dello smart farming – aggiunge Pessl – Gli agricoltori non devono più basarsi esclusivamente sui dati del suolo o sulle condizioni atmosferiche: ora possono osservare direttamente come la pianta reagisce all’ambiente. Offriamo loro uno strumento decisivo per prendere decisioni realmente basate sul benessere delle colture».
«Il grande vantaggio offerto da questo sensore è la possibilità di ottenere una misurazione diretta e immediata sulla pianta. Finora ci siamo affidati principalmente all’interpretazione dell’umidità del suolo tramite sonde, ma l’abbinamento del FylloClip a queste sonde consente un’analisi ancora più precisa della fisiologia della pianta e dello stress idrico. Presto sarà disponibile anche in Puglia: i nostri partner, come Graper, inizieranno a utilizzarlo e siamo certi che sarà per loro uno strumento estremamente utile. Già abituati a lavorare con sonde di umidità del suolo, avranno ora l’opportunità di integrare questo dato con la misurazione diretta della traspirazione fogliare – spiega Federico Fantin, Country Manager di METOS Italia – Questo approccio combinato offre una visione molto più completa delle dinamiche legate al monitoraggio dello stress idrico, migliorando sensibilmente la gestione dell’irrigazione e il benessere della pianta».