Nuove regole sull’imballaggio, ortofrutta in pericolo

Il recente accordo raggiunto dagli ambasciatori dei 27 Stati membri dell’Unione Europea in merito alla nuova legislazione sull’imballaggio (Ppwr) segna un importante avanzamento nel percorso verso una gestione più ecocompatibile dei rifiuti. 

Dopo intensi negoziati interistituzionali tra il Consiglio e il Parlamento europeo, il testo sarà ora sottoposto al voto parlamentare ad aprile. È un significativo traguardo per l’UE nel segno di un grande impegno per un’economia più circolare e attenta all’ambiente.

Il presidente Charles Michel  ha sottolineato l’importanza di questo accordo, ribadendo l’opposizione ai rifiuti derivanti dagli imballaggi e la necessità di adozione di pratiche di riciclo e riutilizzo come fondamentali per promuovere la sostenibilità ambientale e ridurre l’impatto negativo sull’ambiente. 

Il nuovo regolamento mira a gestire in modo più efficace l’aumento esponenziale dei rifiuti di imballaggio, cercando al contempo di armonizzare il mercato interno e promuovere pratiche economiche circolari.

Tuttavia, nonostante il consenso generale, alcune riserve sono state espresse da Malta e Austria che hanno evidenziato così la complessità delle sfide da affrontare nell’adozione di politiche comuni a livello europeo. 

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha valutato con favore l’accordo, sottolineando l’imprescindibile importanza della difesa degli interessi nazionali e l’opportunità di valorizzare le peculiarità italiane nel contesto europeo. 

Confagricoltura invece ha confermato “le criticità per il comparto ortofrutticolo, in particolare per la quarta gamma, relativamente all’utilizzo di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg. Le norme per la definizione delle regole nazionali – ha spiegato- dovranno essere definite entro due anni dall’entrata in vigore del provvedimento: in questo modo si creano le condizioni di ulteriori incertezze per le imprese agricole che dovranno adeguarsi”. La Confederazione ribadisce che la posizione migliore per il settore era quella già votata dall’Europarlamento, che si era espresso contro il divieto di utilizzo di imballaggi monouso per frutta e verdura fresca sotto 1,5 Kg, confermando l’esclusione del vino e degli spumanti, del latte e dei vasi dai target di riuso imposti nella proposta originale della Commissione europea, e con il riconoscimento della reciprocità delle regole nei confronti dei Paesi terzi.

Il regolamento sull’imballaggio e i rifiuti di imballaggio mira a migliorare la sostenibilità del settore attraverso una serie di misure, come la promozione della riciclabilità degli imballaggi, la riduzione delle barriere al mercato interno e l’introduzione di norme comuni sull’etichettatura e sulla gestione dei rifiuti. Gli Stati membri saranno chiamati a ridurre i rifiuti con una certa flessibilità nella scelta delle misure, privilegiando soluzioni che tendano verso il miglior risultato ambientale possibile. 

Il regolamento prevede, inoltre, incentivi per tecnologie innovative, come il riciclo chimico, e protegge settori in cui l’Italia eccelle, si pensi a quello delle plastiche compostabili e dei prodotti di alta qualità come vini e distillati.

Con l’approvazione da parte dei Ventisette, i testi del regolamento saranno trasmessi al Parlamento europeo per la votazione finale, prevista nella settimana del 22 aprile. 

                                                                                                                                                                                     Antonietta Cea

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