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Nel Piano Assicurativo Nazionale 2022, prima Polizza api e miele

Otto motivi per amare le api

A promuovere l’iniziativa, impegno e professionalità di Ci Assicura, Coop. di Italia (Consorzio di difesa indipendente), Cattolica Assicurazione con il grande apporto di Conapi e Unaapi.

Negli ultimi cinque anni, sono scomparsi più di 10 milioni di alveari nel mondo. I cambiamenti climatici, ma anche la diffusione di nuovi parassiti, hanno prodotto un aumento delle avversità tali da compromettere intere produzioni apistiche, la sopravvivenza degli impollinatori, da cui dipende il 70% della produzione agricola mondiale, e la tenuta, in Italia, di oltre 68 mila apicoltori. Curano ogni giorno 1,6 milioni di alveari sparsi nelle campagne nazionali, salvaguardando la biodiversità e mantenendo le tante varietà di mieli locali, nonostante i cali di produzione.

Guarda a questo scenario, il quadro assicurativo introdotto e di grande importanza per il settore perché ne riconosce la specificità e l’esigenza di tutelare il comparto che esprime un’economia di territori spesso marginali, ma di grande rilevanza. Non è secondario, poi, il ruolo delle api e del presidio apistico per concorrere a una gestione più equilibrata e in armonia con le linee della nuova Pac.

Nello dettaglio, la polizza indennizza l’assicurato per i danni economici diretti e indiretti, derivanti dalle ordinanze dell’Autorità Sanitaria emesse a carico dell’allevamento o apiario, in seguito a focolaio di malattia infettiva o epizoozia assicurata. Inoltre, copre i danni economici diretti, derivanti dalla riduzione della produzione di miele determinata, nel corso dell’intera annata, da andamento stagionale avverso dovuto a uno o più dei seguenti fenomeni che si verificano nel periodo di copertura: precipitazioni piovose (superamento della soglia del 40%); temperature critiche (abbassamento delle temperature al di sotto dei 15°C e innalzamento al di sopra dei 36°C); gelo (abbassamento termico inferiore a 0 gradi centigradi dovuto a presenza di masse d’aria fredda); brina, siccità, vento forte e caldo. Gli effetti negativi di tali avversità atmosferiche devono essere riscontrabili su una pluralità di enti e/o apiari limitrofi.

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