Mezzo Raccolto: cerasicoltura tra Sogno e Crisi

In queste ultime settimane il nostro focus è la cerasicoltura. Per i lettori più assidui questo articolo sarà una conferma di quanto già discusso; per i lettori più sporadici o nuovi, invece, è utile fare un passo indietro.
Parliamo di ciliegie. La campagna 2025 si sta rivelando complessa. Solo per questa filiera? No, in realtà per tutto il comparto: la frutta scarseggia e il meteo non è mai stato dalla parte degli agricoltori, che tuttavia, non senza difficoltà, stanno portando sul mercato prodotti di altissima qualità.
Durante fioritura e allegagione, vento e gelate hanno pesantemente compromesso la produzione. Come se non bastasse, nelle giornate di giovedì 15 e venerdì 16 maggio, un’intensa pioggia ha colpito tutta la provincia pugliese, provocando gravi danni, in particolare alla varietà Giorgia. I produttori segnalano cracking su oltre il 50% della produzione.
A questo punto ci siamo posti una domanda: cosa succederà da oggi, 17 maggio 2025, alla produzione cerasicola pugliese?
Per capirlo, abbiamo raccolto il parere di Nicola Coniglio, commerciante di ortofrutta del territorio.
Dott. Coniglio, parliamo della campagna cerasicola pugliese: quali erano le attese e come sta andando finora?
Vista l’annata, le aspettative erano basse per quanto riguarda la quantità di produzione, ma speravamo in uno standard qualitativo elevato, e così è stato. Purtroppo, però, la pioggia di venerdì ha compromesso il proseguo della campagna.
Può darci dei feedback sia sulla produzione che sulla distribuzione?
La produzione è ovviamente demoralizzata per i quantitativi troppo bassi, e la distribuzione soffre la mancanza di prodotto.
Di quanto è calata la produzione rispetto allo scorso anno?
Siamo intorno al 50% in meno.
Metà del prodotto non è mai arrivato a maturazione, ma i trattamenti, la manodopera e gli investimenti sono rimasti invariati. Questo significa una perdita economica pesante per i produttori, una perdita che molti non possono permettersi.
È evidente che stiamo vivendo un periodo storico complesso: essere produttori nel comparto ortofrutta è diventato un vero e proprio terno al lotto. Forse, allora, è arrivato il momento di ripensare agli impianti e alla gestione dei frutteti. Forse, per sopravvivere, la cerasicoltura oggi ha bisogno di cambiare.
Articolo a cura di Francesca Galizia