L’INTERVISTA | Fragola Inspire a brand Matera

Grazie al clima particolarmente mite della Basilicata e alle sue terre fertili, adatte alla coltivazione di frutta, in quanto particolarmente ricche di minerali come ferro, manganese, potassio e fosforo, oltre a riserve naturali di vitamina C e antiossidanti, nasce nell’areale del Metapontino dopo 30 anni di studio varietale la fragola Matera della varietà Inspire.

La varietà Inspire nota sotto il brand “Matera” quali segmenti di mercato detiene in questo momento?

La varietà Ispire a brand Matera in questo momento si inserisce in un mercato di riferimento prettamente nazionale, specialmente nel Nord Italia.

Quali sono le caratteristiche che la differenziano per il consumatore, dalle altre varietà?

Una delle caratteristiche principali di questa varietà è sicuramente la “shelf life”, ovvero la durata di conservazione, un grande punto di forza che la contraddistingue e che permette al consumatore finale la possibilità di acquistare più fragole e poterle conservare per un periodo che va dai 7 ai 10 giorni senza avere nessuna anomalia a livello di qualità del frutto e a livello organolettico. Questo grazie anche al metodo naturale, con cui viene prodotta che unisce gusto, qualità e sostenibilità.

 

Quanto è conosciuta e su cosa “gioca” la sua riconoscibilità?

A livello nazionale è molto conosciuta, sicuramente non quanto uno vorrebbe oggi poiché è una varietà nuova, con appena un anno di vita, ma stiamo lavorando molto a livello pubblicitario per far sì che il compratore finale possa venire sempre di più conoscenza di questa varietà. Il punto forte sul quale l’azienda ha puntato molto è il nome Matera che richiama la Basilicata, un territorio particolarmente vocato per la produzione di fragole.

Quali sono le strategie per competere in Italia?

Una delle strategie che l’azienda ha sposato a pieno e ne fa il suo obiettivo principale è la sostenibilità. Una sostenibilità intesa come un modello di sviluppo economico interamente compatibile con la salvaguardia ambientale e che in una strategia di mercato fa nascere il cestino compostabile Nicofriendly, che azzera l’uso della plastica in favore di materiali compost. Esiste, poi, la soluzione “Ezy Split” da 400 grammi, che è il primo cestino ibrido in plastica R-Pet cento per cento.

Dove esportate maggiormente?

Nel pieno della campagna della fragola, nei periodi che vanno da aprile a maggio, se il territorio nazionale è ben servito apriamo l’export in piccole quote verso la Germania ed altre nazioni di piccolo conto come Austria e Olanda.

A Cura della Redazione di Foglie TV
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