Le gelate «tardive» mettono in ginocchio l’agricoltura, inizia la conta dei danni

In Trentino danni a meli e ciliegi, in Toscana colpiti viti e piante ornamentali, in Puglia dimezzate le produzioni di ortofrutta, nel Lazio compromessi kiwi e vigneti. Le gelate notturne di inizio aprile hanno inferto un duro colpo al mondo agricolo italiano, colpendo a macchia di leopardo in molte regioni. Le temperature scese in pianura sino a 7 gradi sottozero hanno stroncato ettari di frutteti e vigneti, piantagioni orticole e di mais.

Piemonte
Nel Pinerolese, in provincia di Torino, segnala Coldiretti che tra il 7 e l’8 aprile c’è stata la peggiore gelata degli ultimi vent’anni, con -6 °C nel Monferrato. «La situazione per il comparto frutticolo è gravissima. Dopo le alte temperature dei giorni precedenti che hanno favorito il risveglio della vegetazione», spiega Fabrizio Galliati, presidente Coldiretti Torino, «le piante sono state sottoposte a uno shock termico, con effetti devastanti sulle produzioni».

Veneto
Le gelate mattutine rischiano di bruciare le gemme delle viti, oltre che di alcune varietà di peschi, albicocchi e susini e seminativi quali barbabietola e mais.

Emilia-Romagna
Coldiretti Piacenza segnala danni sulle varietà precoci di uve bianche coltivate a fondovalle. Per sostenere le imprese emiliano-romagnole che si trovano per il terzo anno consecutivo alle prese con una situazione estremamente difficile la Regione si è attivata con una piattaforma online per raccogliere tutte le segnalazioni dei potenziali danni alle imprese agricole.

Trentino
Danneggiati soprattutto alberi di ciliegio e meli con perdita del fiore o del frutto appena formato. I contadini hanno azionato gli impianti antibrina in fondovalle mentre nelle zone di collina e montagna hanno acceso stufette a pellet o candele di paraffina. Una gelata così estesa e lunga (13 ore) ricorda gli eventi del 1997 e del 2017 che causarono danni ai meleti. Gli agricoltori sono stati informati con i bollettini agrometeo di Meteotrentino e allertati con oltre 41 mila Sms inviati dalle 40 stazioni dotate di sensori antibrina. Dal 2020 gli oltre 1.200 utenti iscritti al servizio ricevono gli allarmi in base alla coltura, che si attivano a soglie diverse di temperatura.

Toscana
Gelate a Montalcino (Siena) nelle vigne del Brunello. Secondo gli esperti il danno c’è stato, ma la seconda vegetazione rimedierà in parte. Danni più seri a ortaggi, alberi da frutto e piante ornamentali in varie parti della Toscana, dove la colonnina di mercurio è scesa a 5-6 gradi sotto zero. Cia Toscana chiede che venga riconosciuto lo stato di calamità con ristori immediati per le aziende. Nel Fiorentino molti agricoltori hanno trascorso la notte incendiando balle di fieno e legname per alzare le temperature, ma dove sono state sotto lo zero per molte ore i danni alle produzioni vanno dal 50 all’80%; per l’ortofrutta al 100%.

Lazio
Compromesse per oltre il 50% le piantagioni di kiwi e vigneti, soprattutto nella provincia di Roma e a Viterbo, dove si registrano i danni maggiori, fino agli asparagi, fragole, mandorli, nocciole e pomodori.

Puglia
Dimezzate le produzioni di albicocche, pesche e ortaggi con le ripercussioni più gravi sulle ciliegie nel Barese. Interi campi di tulipani sono stati bruciati dal brusco abbassamento delle temperature fino a -5 gradi nel Foggiano.

Sardegna
Agricoltura sarda in allarme dopo le gelate che hanno interessato a macchia di leopardo tutto il territorio regionale. Vigne, alberi da frutta e piante di ortaggi rischiano di avere il raccolto compromesso.

Autore: Paolo Virtuani
Fonte: Corriere della Sera

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