Lattiero caseari: tendenze e dinamiche recenti

Il mercato lattiero caseario mondiale è stato caratterizzato da un ritrovato dinamismo nelle battute iniziali del 2021, con una buona ripresa dei prezzi dei principali derivati. A fronte di una domanda globale sostenuta, infatti, la produzione mondiale di latte è risultata rallentata, poiché la diminuzione delle consegne nell’UE-27, soprattutto nel primo trimestre, non è stata compensata dalla favorevole stagione produttiva di Stati Uniti e Nuova Zelanda.
Considerando, in dettaglio, le dinamiche che hanno interessato i principali Paesi esportatori, negli USA è stato registrato un vero proprio record nel mese di marzo, che ha portato la produzione del primo trimestre 2021 a un +1,0% rispetto a un anno fa; anche in Nuova Zelanda la campagna lattiera è proseguita con un trend molto favorevole (+1,8% nei primi dieci mesi), senza particolari shock dovuti alle condizioni climatiche e grazie a un aumento dei prezzi alla stalla e alla forte domanda proveniente dai Paesi asiatici.
Sul fronte della domanda, sono risultate molto sostenute le importazioni cinesi di latte in polvere scremato (+34% rispetto a gennaio-marzo 2020), di formaggi (+47%) e siero in polvere (+59%). Stabili, invece, le importazioni di formaggi del Giappone: da considerare che, dopo la chiusura del mercato russo, quello nipponico è divenuto lo sbocco principale (senza considerare il Regno Unito) per i formaggi dei 27 Paesi UE che attualmente detengono una quota aggregata pari al 39%.