Una rappresentanza delle Donne dell'Ortofrutta, durante una visita all'azienda Racemus di Rutigliano, in occasione dell'assemblea plenaria della Associazione Nazionale le Donne dell'Ortofrutta nel 2021

L’agricoltura oltre ad essere più green, è sempre più rosa

Queste aziende sono presenti in tutto il territorio italiano con diverse percentuali: la regione con il maggior numero di imprese femminili in assoluto è la Sicilia con più di 25 mila conduttrici seguite dalla Puglia e dalla Campania.

La stima è della Coldiretti che fa notare quanto le imprenditrici agricole abbiano rivoluzionato positivamente il settore agricolo introducendo, oltre alle tradizionali attività agricole multifunzionali (vendita diretta, trasformazione dei prodotti e agriturismo) attività dedicate alle scuole come le fattorie didattiche, progetti di educazione alimentare e alla sostenibilità, campi scuola estivi per dare respiro ai bimbi di città.

Secondo i dati sempre più donne, come evidenziano le domande di primo insediamento, scelgono l’agricoltura per coltivare il proprio talento. Tuttavia la maggiore difficoltà che frena le donne, soprattutto le più giovani, è la mancanza di tutele soprattutto per la maternità dove i sostegni sono irrisori e non riescono a coprire i costi di una sostituzione. secondo Coldiretti le donne vanno anche liberate dal peso della burocrazia che appesantisce e frena tanti entusiasmi.

Le imprenditrici agricole sono giovani, diplomate e laureate e oltre il 50% svolge più di una attività connessa alla produzione primaria con particolare attenzione agli aspetti etici dell’attività produttiva come dimostra il fatto che il 60% ha scelto di dedicare tutta o parte della produzione al biologico, biodinamico e di operare senza pesticidi per una filiera di qualità attenta alla sostenibilità, alla tutela della biodiversità e delle risorse naturali, del paesaggio e del benessere animale.

Sempre secondo le stime della Coldiretti le donne creano legami forti con il territorio, e rappresentano un elemento fondamentale di rivitalizzazione delle aree rurali e di recente di sostegno alle donne in fuga dall’ucraina, molte dei quali con i figli al seguito, attraverso iniziative da nord a sud del paese, fornendo accoglienza, cibo e lavoro, anche con il coinvolgimento nella vita aziendale. La rete di solidarietà tra donne si è formata rapidamente e si basa su forti legami e aiuto concreto che da sempre sono alla base della cultura contadina e che uniscono le tante aziende agricole italiane alle associazioni di volontariato, alle parrocchie, alle amministrazioni locali ma anche ai singoli cittadini impegnati nel sociale, fa notare la Coldiretti.

L‘accoglienza in azienda è un’esperienza di solidarietà attiva, dove l’aiuto arriva dalla condivisione di pratiche e esperienze scandite dai ritmi della natura, dallo scambio di conoscenze e saperi, storie e narrazioni che unisce da sempre le mamme e le donne di tutti i paesi, sottolinea Coldiretti.

A cura della Redazione di Foglie TV

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