L’Abbate, su reati agroalimentare aggiorniamo norme del 1938

“E' andata in pre-Consiglio dei ministri la norma che riforma i reati in materia agroalimentare.

 

Un passaggio importante che aggiorna normative ferme al 1938″.

 

Lo ha detto, intervenendo oggi a Fieragricola, il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe L'Abbate. “Ho chiesto – ha annunciato all'ANSA il sottosegretario L'Abbate – di approvare un quadro sanzionatorio specifico per l'olio di oliva. Oggi questi rati vengono puniti con una semplice ammenda.

 

Servono sanzioni più severe per garantire il comparto produttivo e soprattutto i consumatori”. Il provvedimento normativo, elaborato da Giancarlo Caselli, presidente del Comitato scientifico dell'Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti, introduce nuovi sistemi di indagine per rendere più efficace l'azione di contrasto agli illeciti e un aggiornamento delle norme penali, con l'obiettivo di stringere le maglie della legislazione.

 

Dall'agricoltura all'allevamento, dalla distribuzione alimentare alla ristorazione, il volume d'affari complessivo annuale della criminalità nell'agroalimentare è salito a 24,5 miliardi di euro, secondo un recente studio Coldiretti che esprime soddisfazione per i passi avanti nell'iter di approvazione definitiva della riforma dei reati in materia agroalimentare con maggiori tutele e più incisivi strumenti di indagine.

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