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La situazione del prezzo del latte alla stalla è diventata insostenibile con gli allevatori

Il prossimo 30 settembre, a Roma presso il Ministero delle politiche agricole, si terrà il tavolo della filiera lattiero-casearia per discutere della situazione attuale del settore e in particolare della necessità che nei contratti di fornitura del latte fra le industrie di trasformazione e gli allevatori siano concordati compensi equi, a fronte dei rincari registrati dai prezzi delle materie prime alla base dell’alimentazione degli animali e di quotazioni in aumento, trainate da una domanda in forte espansione, dei derivati e del latte spot, quello cioè che non rientra negli accordi annuali di conferimento all’industria e venduto sul libero mercato.

A denunciare i bassi prezzi del latte alla stalla era stato, già a giugno, anche lo stesso ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, annunciando con l’occasione un progetto da 1,2 miliardi di euro sui contratti di filiera nel fondo complementare del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dell’UE.

Per quanto riguarda il costo delle materie prime, sia il mais sia la soia hanno registrato diffusi aumenti dei listini negli ultimi mesi. Nel caso del mais si è osservata una crescita dei prezzi molto sostenuta fino a maggio, con un picco di 266 euro per tonnellata nella settimana centrale di quel mese, poi un calo fino ai 246 euro di metà luglio, e successivamente una nuova crescita. L’incremento a dodici mesi arriva a superare il 47%.

Poco inferiore è la variazione annua del prezzo della soia, che peraltro ha seguito un percorso abbastanza simile. Da agosto 2020 a maggio 2021 la sua quotazione ha guadagnato quasi il 56%, mostrando poi una flessione del 9% circa nei due mesi successivi e infine un incremento poco inferiore all’1% tra luglio e agosto.

Nel contesto inflazionistico odierno i derivati e il latte spot stanno beneficiando di una forte spinta dei prezzi. Secondo un’analisi di Coldiretti sulle quotazioni della Borsa di Lodi, in Italia il prezzo del latte spot alla stalla nel 2021 è aumentato del 13%, sebbene nell’arco dell’anno si sia registrata una persistente situazione di una quotazione nazionale inferiore a quella tedesca, indice di una debolezza del mercato domestico, con le sole eccezioni di giugno e luglio.

Anche il Grana Padano, relativamente alle forme con 10 mesi di stagionatura, spunta su base annua il 15% di aumento ad agosto, basandosi sulle quotazioni della Borsa merci di Mantova.