LA GERMANIA EMETTE UN ALLARME RILEVANDO ETEFON NELLE UVE IMPORTATE DAL SUDAFRICA, GIÀ ACQUISTATE DAI CONSUMATORI

Secondo il RASFF, il pesticida è stato rilevato dopo un controllo effettuato il 16 febbraio dalla stessa azienda importatrice, ma non c’è più prodotto nei supermercati

Le autorità tedesche hanno emesso una nota informativa ai consumatori, avendo appreso della presenza di residui di Etefón nelle uve da tavola importate dal Sudafrica attraverso i Paesi Bassi, come ha appreso Hortoinfo consultando la scheda numero 2024.1273 e la data del 23/02/2024 del sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (Rapid Alert System for Food and Feed, RASFF).

Dopo il controllo effettuato il 16 febbraio dalla stessa azienda importatrice, si è verificato che nell’uva c’era la presenza di residui di Etefone in un rapporto di 2’2 mg / kg – ppm, essendo il suo Limite Massimo di Residui (LMR) di 1 mg./kg-ppm, indicando inoltre che l’uso calcolato di ARfD è del 288 per cento.

La nota informativa a los consumidores se ha emitido al estimar que las uvas ya no se encuentran en los lineales de los supermercados al haber sido adquiridas, para advertir de la presencia del pesticida antes de consumirlos.

Il RASFF ha descritto come grave la presenza del pesticida nelle uve sudafricane.

L’Etefone è un fitoregolatore con proprietà sistemiche, che agisce sulla maturazione e sulla colorazione del frutto, penetrando rapidamente per via fogliare. Una volta all’interno della pianta si trasforma in cloruro, fosfato ed etilene; quest’ultimo elemento stimola la sintesi di fenoli e lignine, incoraggiando la colorazione e la maturazione del frutto.

Questo pesticida può causare disturbi gastrointestinali, difficoltà di respirazione, mal di testa, mal di stomaco, nausea e vomito, e può aggravare le condizioni preesistenti del sistema respiratorio.