La bilancia commerciale Italiana nel 2022
Bilancia commerciale: esportazioni, importazioni e saldo
Il 2022 segna un nuovo record per le esportazioni agroalimentari italiane che hanno sfiorato 61 miliardi di euro, in crescita del 14,8% rispetto al 2021. Tuttavia, l’incremento ancora più consistente del valore delle importazioni (+27,2% per 62,4 miliardi di euro), spinto dei rincari delle commodity agricole, ha riportato la bilancia commerciale agroalimentare in deficit di 1,6 miliardi di euro. Sia per le esportazioni che per le importazioni è soprattutto l'”effetto prezzo” a pesare, con tassi di crescita dei flussi in valore che in entrambi i casi risultano molto più consistenti di quelli in volume.
I principali paesi di destinazione e di provenienza
Il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani è l’UE che, con 34,9 miliardi di euro, nel 2022 assorbe circa il 57% delle nostre esportazioni. Germania, Stati Uniti e Francia rimangono i partner di maggior rilievo, con tassi di crescita elevati; mentre tra i primi 20 Paesi di destinazione risultano in controtendenza solo Giappone e Russia. Si conferma la concentrazione geografica delle nostre esportazioni, con i primi cinque paesi di destinazione che coprono da soli quasi la metà dei flussi complessivi. La UE è il principale partner commerciale dell’Italia anche per le importazioni (43 miliardi di euro nel 2022) con una quota del 69%;
I principali prodotti esportati e importati
Le esportazioni evidenziano una performance positiva per tutti i principali comparti e prodotti, con le uniche eccezioni, tra i primi 20 prodotti esportati, di due prodotti frutticoli: mele e uva da tavola. I vini in bottiglia raggiungono 5,2 miliardi di euro di export (+6,6%), grazie all’aumento dei valori medi unitari che compensa largamente la riduzione dei volumi (-2,3%); le esportazioni in valore delle paste alimentari aumentano del 38,4% rispetto al 2021 e quelle dei vini spumanti del 19,4%; crescono in misura consistente anche le esportazioni di caffè torrefatto e di prodotti da forno. Il dettaglio merceologico delle importazioni, in coerenza con il ruolo dell’Italia di paese trasformatore in campo agroalimentare, riguarda in larga parte materie prime non trasformate e prodotti semilavorati. In particolare, caffè non torrefatto, mais, olio extravergine di oliva, bovini vivi, frumento tenero, soia, olio di palma raffinato e olio greggio di girasole sono stati i prodotti maggiormente importati, tutti in consistente crescita.