La 30° edizione del Fruit Logistica si conferma la Fiera del Network

Da qualche giorno si è conclusa la 30° edizione del Fruit Logistica, la fiera leader a livello globale per il commercio dei prodotti ortofrutticoli freschi e che abbraccia l’intera catena del valore dell’industria ortofrutticola, tenutasi a Berlino dal 8 al 10 febbraio 2023.
27 padiglioni – dal produttore al punto vendita – riunendo i più importanti attori chiave del settore, acquirenti e operatori/operatrici del settore, provenienti da oltre 140 Paesi che hanno potuto incontrare ben 2.610 espositori in rappresentanza di 92 Paesi.
“All in One” è stato il motto di FRUIT LOGISTICA 2023, una fiera all’insegna del riscatto in cui la voglia di creare rete è stata la chiave vincente. Gli ultimi anni hanno segnato fortemente il settore che è stato costretto ad affrontare in maniera rapida e concreta le criticità legate all’inflazione dei costi e che hanno portato un calo generalizzato dei consumi in tutto il mondo.
La voglia di fare network in una Fiera internazionale ha evidenziato quanto sia importante fare squadra anche con gli altri Stati soprattutto dal punto di vista della competitività. L’Italia sotto il punto di vista di competitività ha molto da imparare e ha mostrato in diverse occasione di essere deficitaria in primis di una mancata aggregazione interna ma anche di vere e proprie innovazioni nel settore portandoci sempre a rincorrere o emulare le prime della classe.
Un dato molto importante e che ci dovrebbe portare a riflettere è stata la grande partecipazione degli operatori italiani, ma che sono stati subito dribblati dai nostri competitors come la Spagna ma anche la stessa vicina di casa Grecia, presentando in fiera non solo dei nuovi prodotti, ma anche delle vere e proprie novità dal punto di vista della logistica per invadere e aggredire i mercati di tutto il mondo. Eppure dalle proiezioni su dati Istat relativi ai primi dieci mesi dell’anno divulgate in occasione della fiera è emerso quanto le esportazioni italiane di frutta e verdura fresche e trasformate siano aumentate dell’8% superando così la soglia dei 10 miliardi di euro.
Il nostro Paese è leader europeo nelle esportazioni di conserve di pomodoro (2,1 milioni di tonnellate di prodotto per un valore di 2,1 miliardi di euro), uva (463.000 tonnellate di prodotto per 794 milioni di euro di valore), kiwi (268.000 tonnellate per 508 milioni di euro di valore), nocciole sgusciate (38.000 tonnellate per 318 milioni di valore) e seconda dopo la Polonia per l’export di mele (920.000 tonnellate con un valore complessivo di 954 milioni di euro).