Impiego di sensori prossimali per la valutazione qualitativa dei grappoli d’uva
Crescenza Dongiovanni*, Ileana Salierno*, Michele Di Carolo*, Mauro Carrieri*, Donato Perrelli*, Martino Tagliente*, Concetta Gentile**, Domenico Netti**, Davide Digiaro**,
*Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” (CRSFA) **Agrimeca Grape and Fruit Consulting.
La definizione dell’epoca ottimale di raccolta dei grappoli, sia per la vite da vino che da tavola, rappresenta un elemento critico e di fondamentale importanza per garantire l’ottenimento di vini con le caratteristiche organolettiche desiderate e per assicurare l’immissione in commercio di grappoli di uva da tavola apprezzati in funzione delle destinazioni di mercato. Numerosi fattori possono influenzare la scelta dell’epoca ottimale di raccolta, quali la giacitura del terreno, il vitigno, la gestione agronomica e fitosanitaria, ma un ruolo predominante è da attribuire al clima che condiziona fortemente l’andamento delle annate viticole.
La definizione dell’indice di maturazione prevede il campionamento periodico, a partire dall’epoca di invaiatura, di porzioni di grappoli diversamente esposti sulle piante per costituire un campione rappresentativo di bacche, che, trasformate in succo, consentono di determinare diversi parametri, tra cui i quali pH, acidità e Brix. Questa modalità di campionamento è però di tipo distruttivo e risulta abbastanza laboriosa.
Nell’ambito del progetto Digital Grape, si è posto l’obiettivo di valutare il possibile impiego su vite di sensori prossimali in grado di misurare l’assorbanza a diverse lunghezze, attraverso gli strumenti portatili DA-Meter® e Cherry Meter, già impiegati su altri fruttiferi (es. pesche, nettarine e ciliegie) a confronto con metodiche analitiche tradizionali. Questi strumenti sono di piccole dimensioni, di semplice utilizzo anche in campo, e consentono di eseguire analisi non distruttive e di monitorare l’evoluzione della maturazione dei frutti direttamente sulle piante in campo senza procedere con il campionamento.
Strumento portatile Cherry Meter impiegato direttamente in campo su cultivar a bacca rossa.
Potrebbero essere impiegati anche nelle fasi di frigoconservazione e nei magazzini per selezionare la frutta a seconda delle destinazioni commerciali delle partite.
Il DA-Meter® è impiegabile su uva a bacca bianca e permette di effettuare analisi successive sempre sulle stesse piante per tutte le fasi di sviluppo vegetativo dei frutti. Sfruttando le proprietà dell’assorbanza a due lunghezze d’onda consente di stimare il contenuto di clorofilla presente nella polpa di un frutto. Come output fornisce un indice di assorbanza (ΔA) che è un indice quantitativo del contenuto in clorofilla presente all’interno dei frutti. L’indice diminuisce di valore durante la maturazione dei frutti fino a giungere a valori molto bassi a maturazione completa. Il Cherry Meter, invece, è impiegabile per le uve a bacca rossa e fornisce due parametri come output: 1) ΔA-M2r, che è un indice di assorbanza correlato al colore verde (clorofilla); 2) ΔA-M2g, che è un indice di assorbanza correlato al colore rosso (antociani).
Nel corso della sperimentazione è emerso che il DA-Meter® impiegato su cultivar a bacca bianca sia di uva da tavola che da vino, fornisce utili indicazioni relative all’epoca di maturazione dei frutti, grazie alla buona correlazione dell’indice di assorbanza (ΔA-M2r) con i parametri qualitativi esaminati. Lo Cherry Meter impiegato su cv a bacca rossa, invece, ha fornito risultati non sempre in linea con le metodiche tradizionali di riferimento impiegate. Tali disformità potrebbero essere imputate alla disformità di maturazione delle bacche nell’ambito dei grappoli e sulla chioma, caratteristica particolarmente evidente su cultivar a bacca rossa in annate calde.
Anche l’indice di assorbanza nell’intervallo del rosso (ΔA-M2g) non sempre ha seguito l’andamento del contenuto in antociani ricavati con le procedure standard.
Pertanto si può concludere che, mentre il DA-Meter® potrebbe trovare un immediato impiego su uve a bacca bianca, il Cherry Meter richiede ancora ulteriori approfondimenti, basati anche sulla scelta della modalità di campionamento, per poter essere considerato uno strumento in grado di fornire dati ripetibili ed attendibili.
Andamento dell’indice di assorbanza (ΔA) determinato direttamente in campo eseguendo rilievi periodici su vite ad uva da tavola cv Italia