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Il valore dell’export di olio d’oliva Tunisino è aumentato del 100,8%

Il valore delle esportazioni di olio d’oliva nel mese di novembre 2022, primo mese della stagione 2022/2023, è aumentato del 100,8%, rispetto a novembre 2021, a circa 240,3 milioni di dinari, secondo il bollettino di dicembre 2022 emesso, questo Mercoledì 21 dicembre 2022, a cura dell’Osservatorio Nazionale dell’Agricoltura.

Le quantità di olio d’oliva esportate hanno raggiunto, secondo Onagri, 17,2mila tonnellate, con un incremento del 42,1%, rispetto allo stesso mese della passata stagione 2020/2021.

L’Osservatorio nazionale dell’agricoltura evoca l’aumento dei prezzi dell’olio d’oliva al mercato Gremda, un barometro nazionale dell’olio d’oliva in Tunisia dall’inizio della stagione 2022/2023.

Soglia massima fino al 06 dicembre 2022, 4200 millilitri al Kg, contro un prezzo massimo stimato in 2020 millilitri al Kg, nello stesso periodo della passata stagione.

Sui mercati esteri i prezzi dell’olio extra sono aumentati, a causa del calo della produzione in Spagna e Tunisia, al ritmo di 5,40 euro/kg in Portogallo e Grecia, 5,37 in Spagna e 5,10 euro in Tunisia e Marocco.

L’Osservatorio nazionale dell’agricoltura ha annunciato un aumento relativo tra il 3 e il 5% dei prezzi degli oli biologici, sul mercato internazionale durante la settimana del 09 dicembre 2022.

Fonte: Gnetnews

Il Commento

Quello che si deve superare non è un problema di invasione, ma un problema culturale italiano. L’olio, come tutti i prodotti, non è uno solo e non ha una fascia di prezzo sola, ogni tipologia ha il suo prezzo, ed è il consumatore che deve informarsi e capire quanto è disposto a pagare per un determinato prodotto.

Ecco, il prezzo: bisogna affrontare questo elemento perché alla fine è il costo dell’olio che la fa da padrona. La vera questione è che il prodotto alimentare “olio”, soprattutto nella nostra dieta, è utilizzato tantissimo ma conosciuto pochissimo. La vera colpa non è soltanto delle istituzioni che non investono (soprattutto nella comunicazione) nei prodotti che fanno grande l’Italia ma anche nel consumatore che, quando si trova di fronte allo scaffale del supermercato, fa delle scelte piuttosto opinabili.

Un piccolo esempio per capirsi: se l’olio extravergine di oliva 100% italiano ha un costo di partenza di € 3,64/Kg (che corrisponde a circa 3,33€/Litro.), e questo è il costo dello sfuso all’ingrosso, senza iva, senza confezione, senza etichetta, senza nessun ricarico, quando lo troviamo al supermercato ad una cifra uguale o minore, due sono le opzioni: o il produttore è stato colto da un improvviso moto di generosità oppure quello che state comprando non è olio evo.

Tutto questo per dire che il consumatore, come si è abituato a conoscere e scegliere altri prodotti alimentari di consumo quotidiano, deve altrettanto informarsi sull’olio che porta in tavola. Bisogna imparare a conoscere ma soprattutto leggere le etichette. Ma soprattutto rendersi conto che l’olio extravergine di qualità ha il suo prezzo.