Il Futuro della Rendicontazione di Sostenibilità: la Rivoluzione della CSRD
Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un imperativo per le imprese, trasformando il modo in cui comunicano il proprio impatto sociale e ambientale. Con l’introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), l’Unione Europea ha fissato nuovi standard di trasparenza, imponendo una rendicontazione sempre più integrata e rigorosa.
La Direttiva Europea 2022/2464/UE, recepita in Italia tramite il D.Lgs. 125/24, rappresenta un significativo miglioramento rispetto alla normativa precedente. Le aziende saranno ora obbligate a includere nel bilancio d’esercizio non solo i risultati economici, ma anche gli impatti ESG (ambientali, sociali e di governance), garantendo maggiore trasparenza e affidabilità delle informazioni fornite agli investitori e alle autorità di regolamentazione.
Un Modello di Rendicontazione Innovativo
La CSRD impone alle imprese di fornire dati dettagliati riguardanti non solo le proprie attività, ma anche l’intera catena del valore. Questo rappresenta un grande passo avanti verso una maggiore trasparenza e comparabilità delle performance di sostenibilità. Anche le PMI quotate saranno soggette a tali obblighi, estendendo l’impatto della direttiva a un numero più ampio di aziende.
In Italia, il processo di recepimento ha visto il suo culmine nel settembre 2024, con l’approvazione definitiva del decreto attuativo, segnando un punto cruciale per la responsabilità aziendale a livello nazionale ed europeo.
Fasi dell’Implementazione
L’applicazione della CSRD sarà scaglionata: dal gennaio 2024 per le aziende già soggette alla normativa precedente, dal 2025 per le grandi imprese e dal 2026 per le PMI quotate. Le filiali europee di imprese extra-UE dovranno conformarsi entro il 2028. Gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) garantiranno dati verificabili, affidabili e confrontabili tra aziende di diversi settori.
Impatti su Governance e Processi Aziendali
L’adeguamento richiederà una revisione di processi e strutture aziendali, con l’integrazione di flussi di lavoro dedicati alla gestione dei dati ESG. Saranno necessarie nuove competenze per assicurare che tali informazioni siano trattate con lo stesso rigore riservato a quelle finanziarie. Un esempio significativo è il progetto avviato da Cassa Centrale Banca, che ha predisposto un piano di adeguamento dettagliato per garantire la conformità ai requisiti CSRD.
Una Visione di Sostenibilità Responsabile
La CSRD rappresenta non solo un obbligo normativo, ma anche un’opportunità per ridefinire il ruolo delle aziende nella società. L’integrazione delle performance ESG nei bilanci rafforza la trasparenza verso gli stakeholder, accrescendo la fiducia tra le imprese e le comunità. Il percorso di attuazione sarà graduale, ma le imprese che sapranno cogliere questa sfida miglioreranno il proprio posizionamento competitivo, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile e responsabile.
Antonietta Cea