I contoterzisti come “moltiplicatori di conoscenza”

Si è ripartito con uno spirito di partecipazione molto forte, soprattutto in un periodo dove il mondo agricolo sta cambiando con tutte le nuove normative e le possibilità che arriveranno ed è importante iniziare a presenziare alle fiere ed EIMA è proprio un buon inizio per ripartire, dove poter dibattersi sul futuro dell’agricoltura italiana e parlare del ruolo ed il rapporto che ha su di essa la figura deli agromeccanici. L’obbiettivo per il 2022 sarà quello di dare un volto ben definito alla categoria degli agromeccanici regolamentando il quadro normativo dell’attività.

La digitalizzazione sta rivoluzionando il settore primario e questo impone un radicale cambio di mentalità. In particolare, gli agricoltori devono cogliere i vantaggi economici e ambientali legati alle tecniche dell’agricoltura di precisione e della minima lavorazione del terreno. In questa prospettiva gli agricoltori possono svolgere un ruolo fondamentale come “moltiplicatori” di conoscenza. Ma per farlo devono investire in formazione. A spingere in questa direzione sono anche le politiche europee. Con la nuova Pac 2023-2027 viene infatti chiesto agli agricoltori un impegno sempre più deciso e concreto per preservare la fertilità dei terreni e contribuire a contrastare i cambiamenti climatici. «Per soddisfare queste esigenze serve un cambio di passo da parte degli agricoltori e i contoterzisti devono essere in grado di indirizzarli verso l’innovazione, i contratti di filiera e le reti d’impresa – ha sottolineato l’agronomo e giornalista Roberto Bartolini –. Ma per fare agricoltura di precisione non basta un’antenna satellitare. Serve conoscenza, bisogna mettere insieme i dati e saperli interpretare per prendere le corrette decisioni agronomiche. Per essere competitive le aziende agromeccaniche dovranno dotarsi di figure come agronomi e informatici». I contoterzisti devono non devono soltanto svolgere operazioni colturali sul campo; devono anche – è emerso dai lavoro del convegno – diventare veri consulenti in grado di fornire agli agricoltori informazioni sulle migliori strategie agronomiche da adottare, ma anche sui contributi che Pac e Psr metteranno a disposizione se si adottano certe pratiche.

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