GLI AGROTECNICI PIU’ FORTI DEL COVID, Approvato il bilancio della Cassa di previdenza: occupati + 5,40% entrate + 9,60%

Non tutta l’Italia è stata piegata dalla crisi economica indotta dall’epidemia di COVID-19; non ovunque c’è disoccupazione crescente. Esistono “isole” di resistenza dove l’occupazione cresce,
nonostante il settore di riferimento arretri.
Un miracolo? No, tutt’altro. Solo un esempio di cosa si possa ottenere quando un Albo è realmente al servizio dei propri iscritti.
Oggi infatti la Cassa di previdenza degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati (presso ENPAIA) ha licenziato il bilancio consuntivo 2021 (che è stato poi approvato dalla principale Fondazione ENPAIA), che presenta risultati a dir poco straordinari.

Quello più eclatante è relativo al numero degli occupati (che, trattandosi di una Gestione previdenziale di liberi professionisti, si misura con il numero delle nuove P.IVA aperte), aumentato del + 5,40% rispetto all’anno precedente.

Sembra incredibile, ma nell’anno del COVID gli Agrotecnici liberi professionisti in attività crescono ancora di oltre il 5%; nessuna altra professione, e certamente del settore agrario, ha fatto altrettanto.
Nemmeno può dirsi che il risultato sia frutto di eventi straordinari favorevoli, perchè la Cassa previdenziale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati vede aumentare i propri occupati ininterrottamente da ormai nove anni;

Di seguito il dato:
Saldo netto (nuove P.IVA aperte, diminuite di quelle chiuse) degli iscritti alla Cassa Agrotecnici ed Agrotecnici laureati
2012 +6,03%
2013 +5,25%
2014 +5,56%
2015 +7,87%
2016 +8,88%
2017 +5,30%
2018 +6,97%
2019 +6,93%
Media annuale +6,60%
2020 +5,40%

 

Significativo anche il saldo delle entrate previdenziali, cresciuto del + 9,60% rispetto al 2019; va comunque detto che questo dato non riflette ancora pienamente gli effetti della crisi economica sui
redditi dei professionisti.
Per il particolare meccanismo che riguarda tutte le Casse di previdenza dei professionisti, infatti, la dichiarazione reddituale perviene sfalsata di due anni, e quindi l’aumento delle entrate riflette più che altro l’andamento economico del 2019 -ed il forte incremento dell’occupazione registrato nel 2020-, anche se rimane un ottimo viatico per il futuro.

Continua a rimanere pressochè irrilevante il numero dei pensionati, che sono appena il 2,36% del totale degli iscritti, presentando il rapporto più basso in assoluto fra tutte le Casse di previdenza dei professionisti, a dimostrazione della giovane età degli Agrotecnici.

Soddisfazione per i risultati è stata espressa dal Coordinatore del Comitato Amministratore della Gestione previdenziale, Agr. Dott. Alessandro MARASCHIIl 2020 è stato un anno veramente difficile, noi abbiamo dato il massimo, rimanendo vicino a tutti i nostri iscritti, senza trascurare nessuno, ed i risultati ci hanno dato ragione. I professionisti Agrotecnici si riconoscono nelle policy gestionali e nelle costanti sinergie con l’Albo professionale.
Una cosa è certa -conclude Maraschi- gli Agrotecnici sono una categoria professionale capace di creare ricchezza e lavoro. E’ probabilmente anche per questa ragione che l’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati è da molti anni il primo nel settore agrario come numero di candidati, nell’ultimo biennio raccogliendo addirittura oltre il 50% delle preferenze dei giovani diplomati e laureati che scelgono una professione agraria”.

Il bilancio sarà pubblicato nel sito della Cassa di previdenza (link: https://gestioneagrotecnici.enpaia.it/) nei prossimi giorni.
Roma, 28 aprile 2021

Comunicato Stampa Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati

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