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Gelate e fitopatie, limitano la produzione di kiwi 2021

La produzione italiana di kiwi per il 2021 dovrebbe essere leggermente inferiore a quella dello scorso anno. Con circa 300.000 tonnellate stimate da Cso Italy nei conteggi di ottobre, il nostro Paese vedrebbe ridursi del 3% il dato già deludente del 2020, dimezzando il risultato di cinque anni fa.

Dietro ai numeri non esaltanti dell’Italia ci sono, come nel resto d’Europa, gli effetti di un andamento atmosferico avverso, con le gelate primaverili che a più riprese hanno gravemente danneggiato i raccolti, compromettendo le rese soprattutto nel Nord.

Nel Lazio inoltre, altra importante area di produzione a livello nazionale, il problema della moria delle piante, che ha coinvolto in modo prevalente il territorio della provincia di Latina, resta il fattore di maggiore preoccupazione tra gli addetti ai lavori.

Anche a livello europeo gli analisti mettono in prospettiva una perdita produttiva del 3% rispetto alla scorsa annata, in previsione di un raccolto di 700.000 tonnellate. Un dato, anche questo, che assume un altro significato se rapportato alla media storica, più elevata rispetto a un 2020 al di sotto del potenziale.

In questo contesto, il pericolo più temibile per l’Italia a livello commerciale resta la Grecia, con una produzione che non dovrebbe subire scossoni rispetto alla scorsa campagna. Nel 2020 la produzione ellenica aveva sfiorato 272.000 tonnellate, con un aumento del 10% rispetto al 2019.

Nella primavera scorsa le gelate hanno colpito anche gli impianti greci, causando danni al raccolto, tuttavia la previsione per la produzione 2021 è di 275.000 tonnellate, grazie a un effetto compensativo legato a un’ulteriore ampliamento delle superfici a coltura, con gli investimenti stimolati dalla buona redditività e dalla crescente propensione all’esportazione.

Tornando all’Italia, le scelte varietali confermano la perdita di superfici per Hayward, il tradizionale kiwi a polpa verde, a vantaggio di quello Gold, a polpa gialla, che sta riscuotendo un crescente successo presso i consumatori, sia in Italia sia all’estero.

I dati produttivi di quest’anno confermano gli andamenti divergenti del 2020, con un +6% di kiwi Gold, in previsione di 75.000 tonnellate, e un -10% di Hayward, per un volume raccolto pari a 223.000 tonnellate.