Filiera zootecnica: una boccata d’aria grazie al sostegno per le filiere

L ‘intesa in Conferenza Stato-Regioni sullo schema di decreto, a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” prevede uno stanziamento di 80milioni per la filiera zootecnica per fronteggiare i rincari delle materie prime. Basteranno questo fondi a supportare le imprese in questo frangente?

Il sostegno previsto per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura prevede uno stanziamento di 80milioni per la filiera zootecnica, per fronteggiare i rincari delle materie prime, è sicuramente un segnale per il settore, ma che non risolverà sicuramente i problemi nel quale verte il settore. Comunque è molto apprezzata la considerazione e la sensibilità del governo, ma in particolar modo del Ministro, che con il suo intervento è riuscito a dare una boccata d’aria agli allevatori che combattono ogni giorno contro la problematica dell’impennata dei prezzi e del costo di produzione del latte, che ormai negli ultimi due anni ha superato l’80%.

Quali misure vanno accoppiate a questi interventi emergenziali?

Bisognerebbe intervenire anche sui costi energetici e sui costi del carburante agricolo cercando di ridurli, per esempio riducendo le accise sul carburante e riducendo l’iva sull’energia. Il caldo anomalo degli ultimi anni ha costretto il settore a consumare sempre più energia elettrica e carburante. 

Il sistema zootecnico pugliese quali criticità presenta?

Le criticità del settore zootecnico ormai sono storici e spesso ripetitive. Manca di aggregazione di prodotto, per il quale si sta lavorando. Nell’ultimo periodo si sta facendo di tutto per aggregare quanto più prodotto possibile nelle organizzazioni di produttori o nelle cooperative, però il grande ritardo nei confronti di altre realtà ormai ben posizionate nel territorio nazionale. Comunque sono fermamente convinto che nei momenti di grande crisi e di grande difficoltà, come lo è questo periodo, possono venir fuori dei progetti importanti che possono proiettare il settore in un futuro sempre più efficiente e funzionale. Bisognerà puntare soprattutto sulla costituzione di una Op, sulle certificazioni dei prodotti, come la DOP o altre certificazioni, ed i progetti di filiera presenti nel PNRR. Tutto questo potrebbe aiutare il settore ma anche il territorio a certificare le sue eccellenze che, nonostante tutto, già adesso fanno la differenza sui mercati mondiali.

Quali sono le potenzialità e i punti di forza del settore sulle quali puntare per il rilancio del comparto?

Abbiamo una zootecnia in linea con quelle che sono le normative comunitarie ed una grande attenzione nei confronti del consumatore. Vi sono molti terreni per poter gestire sia l’allevamento, con la possibilità di allevare al pascolo gli animali garantendo loro un ottimo benessere psicofisico, ma anche tutto quello che ruota intorno allevamento. Abbiamo una tradizione molto affermata, in quanto legati ancora ad una realtà imprenditoriale a carattere familiare, tutta la famiglia collabora all’interno dell’azienda. Inoltre un buon punto di forza per il settore è la produzione lattiero-casearia, dove la mozzarella e la tanto richiesta burrata, stanno diventando sempre di più un fiore all’occhiello di questa realtà e di questa nostra bella Puglia. 

A cura della Redazione di Foglie TV

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