Emergenza cimici, come tenerle fuori dalle case nelle campagne

Emergenza cimici

Con l’abbassamento delle temperature e con l’avvicinarsi dell’autunno, l’emergenza cimice asiatica si sposta dalle campagne alle abitazioni, con migliaia di cimici che si radunano sui muri delle case cercando il rifugio più caldo e adatto per passare l’inverno. La cimice asiatica ha l’abitudine di riunirsi in gruppi e di cercare di passare l’inverno riparata dal freddo, all’interno di edifici, come case, magazzini, garage, perché il freddo invernale la uccide.

 

Questa cimice (il nome scientifico è Halyomorpha halys), originaria della Cina, è stata segnalata in Italia per la prima volta nel 2012, e la si può trovare su molte specie vegetali sia coltivate che spontanee. E’ in grado di arrecare gravi danni alle produzioni agricole come pere, mele, pesche e susine, kiwi, nocciole, pomodori e peperoni, mais, soia, etc. La cimice asiatica non è pericolosa per l’uomo, ma oltre a determinare danni per milioni di euro sulle coltivazioni, emette odori sgradevoli, imbratta le superfici con gli escrementi e risulta particolarmente fastidiosa per la tendenza a penetrare nelle abitazioni per svernare. Per eliminare le cimici presenti nelle abitazioni è consigliabile impiegare esclusivamente metodi naturali, senza ricorrere all’uso di insetticidi che risultano poco efficaci, necessitano di ripetute applicazioni e, se utilizzati in modo improprio nelle case, posso essere dannosi per le persone.

 

Come difendersi dalle cimici

Come agire allora?

-proteggere le finestre, le porte-finestre e le prese d’aria con reti anti-insetto o zanzariere

-non lasciare aperte le porte e le porte-finestre

-sigillare, per quanto possibile, crepe, fessure e tutte quelle aperture che possono permettere il passaggio delle cimici

-non lasciare sui balconi, terrazzi o in giardino, scatole aperte, tende, coperte, indumenti, tutti possibili rifugi per le cimici

-raccogliere, a mano, con una retina o con aspiratori muniti di sacchetto, le cimici dalle zone di ricovero come tende, cassonetti delle tapparelle, infissi, intercapedini

-immergere immediatamente la cimici catturate in una bacinella o in un secchio con acqua e sapone, il sapone non consente alle cimici di galleggiare, causando il loro rapido annegamento

-smaltire le cimici morte nei contenitori dell’organico

-attenzione, non liberare all’esterno le cimici catturate in casa, per evitare che penetrino in altre abitazioni ed in primavera tornino ad attaccare le coltivazioni: ogni cimice che supera l’inverno può dare luogo nella primavera successiva ad oltre 400 cimici

-non buttarle nel water in quanto l’acqua, se non saponata, non è sufficiente ad annegarle

 

Tutti noi possiamo dare il nostro contributo per ridurre la presenza di questo dannoso e fastidioso insetto alieno, armiamoci di retina e di acqua e sapone: ogni cimice eliminata sono 400 cimici che il prossimo anno non distruggeranno i raccolti e imbratteranno le case!

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